7 gennaio 2024

VARSAVIA, Polonia — La comunità bahá’í polacca ha conseguito lo storico traguardo della pubblicazione della prima edizione cartacea del Kitáb-i-Aqdas in polacco. Questo risultato giunge a coronamento di un lavoro di quasi trent’anni consacrati per portare il Libro Più Santo di Bahá’u’lláh alla popolazione di lingua polacca.

«Per arrivare alla pubblicazione il viaggio è stato lungo ma estremamente appagante», ha dichiarato Mariusz Piotrowicz, il primo traduttore a lavorare al progetto.

E aggiunge: «Questa traduzione servirà alle generazioni future, offrendo loro una nuova prospettiva sugli insegnamenti di Bahá’u’lláh».

La preparazione di questa edizione stampata fa seguito all’uscita nel 2019 di una prima versione digitale che ha subito sostanziali miglioramenti prima della pubblicazione finale.

Un notevole slancio al progetto è stato conferito dall’ispirazione tratta dai membri dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í della Polonia in occasione della partecipazione alla 13^ Convenzione Internazionale Bahá’í. Lilianna Niemiec-Lutley, membro dell’Assemblea Nazionale, ha ricordato: «Essere tra i circa 1.400 delegati che rappresentano uno spaccato dell’umanità è stato un potente richiamo alla visione di Bahá’u’lláh di un mondo unito e armonioso».

«Quell’esperienza ha rappresentato un punto di svolta», ha proseguito, «che ha infuso grande energia al lavoro di traduzione e ha rafforzato la nostra dedizione verso questa impresa colossale».

Il Kitáb-i-Aqdas è il libro delle leggi di Bahá’u’lláh, scritto per la prima volta in arabo intorno al 1873, mentre Si trovava ancora imprigionato nella città di ‘Akká.

Alla prima traduzione autorizzata del Kitáb-i-Aqdas, pubblicata in inglese nel 1992 anno in cui ricorreva il centenario della morte di Bahá’u’lláh, hanno fatto seguito negli ultimi trent’anni le traduzioni in altre lingue.

Riflettendo sul compito del processo di traduzione in polacco, estremamente complesso e supervisionato da un team appositamente creato, la signora Niemiec-Lutley ha affermato: «Il nostro team si è impegnato al massimo per catturare fedelmente la bellezza e l’eloquio del testo originale, adattandolo meticolosamente alle caratteristiche ricche di sfumature della lingua polacca».

«Era essenziale che la traduzione non solo rimanesse fedele all’originale», ha proseguito, «ma anche che risuonasse con la sensibilità spirituale e linguistica della comunità di lingua polacca».

Eryk Zywert, studioso di diritto e correttore di bozze del progetto, ha valutato le implicazioni più ampie della pubblicazione del Kitáb-i-Aqdas in polacco: «Lavorare a questo progetto non è stato solo un onore, ma un’esperienza profondamente illuminante. Ha messo a fuoco la scoperta della bontà e della bellezza del mondo e delle persone, concetto che è al centro degli insegnamenti di Bahá’u’lláh».

Ha poi soggiunto: «Questa traduzione esorta le persone a creare un legame più intimo con gli insegnamenti bahá’í nella loro lingua madre, aprendo nuove strade per una riflessione spirituale e sociale».