18 aprile 2024

NUOVA DELHI — Oltre 250 ospiti, tra i quali figuravano funzionari governativi, leader interreligiosi e membri di organizzazioni della società civile, si sono riuniti presso la Casa di culto bahá’í di Nuova Delhi per commemorare il centenario dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í dell’India.

Durante l’incontro è stato letto il messaggio ricevuto dal Primo Ministro Narendra Modi, che ha espresso il proprio apprezzamento per il contributo dato negli ultimi cent’anni dai bahá’í del Paese alla promozione della coesione sociale.

Nel messaggio si afferma che: «La comunità bahá’í si è distinta come coerente sostenitrice del progresso sociale e dell’unità attraverso il sostegno alla parità di genere, all’educazione universale e all’impegno per la costruzione, a livello della base, di comunità».

Mettendo in ampio risalto il ruolo costruttivo ricoperto dal Tempio bahá’í di Nuova Delhi nel promuovere il progresso sociale, il comunicato ricorda che «[il Tempio] è divenuto un emblema universalmente riconosciuto della trasformazione spirituale. Il Tempio del Loto è anche simbolo di pace interiore e armonia”.

Tra gli ospiti illustri figurava Ram Madhav, Presidente dell’India Foundation, che ha esposto alcune personali riflessioni sul principio bahá’í dell’unità del genere umano e sulla sua risonanza con le tradizioni indiane, in particolare il concetto di «vivere come un’unica famiglia».

Il dottor Madhav ha dichiarato: «Penso che questo sia il messaggio centrale di questa grande Fede. Mi auguro solo che negli anni a venire questo messaggio si diffonda dappertutto».

Nel suo discorso, Nazneen Rowhani, Segretaria dell’Assemblea Spirituale Nazionale, ha raccontato la storia degli albori della Fede bahá’í in India alla metà del XIX secolo e ha posto l’accento sull’opera di applicazione degli insegnamenti bahá’í, «come l’unità del genere umano, l’uguaglianza tra donne e uomini, la nobiltà intrinseca di ogni persona indipendentemente dalla razza, dal sesso o dalla casta e il ruolo della giustizia nell’organizzazione della società umana”.

Nazneen Rowhani ha illustrato dettagliatamente le profonde interazioni della comunità con persone di tutti i ceti sociali, tra cui hanno figurato alcuni importanti leader e pensatori indiani, come il Mahatma Gandhi, che definì la Fede un “conforto per l’umanità”.

Rowhani ha inoltre descritto come gli insegnamenti bahá’í abbiano ispirato iniziative educative, agricole e di costruzione di comunità in tutta l’India, in particolare nelle aree rurali, affermando che «Il lavoro svolto… da parte delle persone tra le più modeste, prive di potere politico o di grandi ricchezze economiche, rappresenta un trionfo dello spirito umano stesso.»

Oltre 250 ospiti, tra i quali figuravano funzionari governativi, leader interreligiosi e membri di organizzazioni della società civile, si sono riuniti presso la Casa di culto bahá’í di Nuova Delhi per commemorare il centenario dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í dell’India.

Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di visitare una mostra che ripercorre l’evoluzione in India della comunità bahá’í e l’opera svolta nel corso degli ultimi cent’anni per promuovere il principio dell’unità, coltivare legami di fratellanza e favorire l’uguaglianza e l’educazione morale.

Esibizione di un gruppo di musicisti durante il raduno.

Tra gli ospiti che hanno presenziato all’incontro figurava Muhammad Salim Engineer (al centro), Vicepresidente nazionale di Jamaat-e-Islami Hind.

Alcuni partecipanti all’evento commemorativo tenutosi sul terreno prospiciente la Casa di culto bahá’í di Nuova Delhi.

Tra i vari ospiti, Sorella Hussain del movimento spirituale Brahma Kumaris (al centro, a sinistra) ha visitato la mostra che mette in risalto i cent’anni di impegno profuso dalla comunità bahá’í indiana per contribuire al progresso sociale.

Alcuni partecipanti all’evento commemorativo.

Nella mostra sono state esposte immagini relative agli albori della storia della Fede bahá’í in India alla metà del XIX secolo.

Da sinistra a destra: Roger David Kingdon, accademico; Geeta Gandhi, Presidente e Amministratore Delegato della City Montessori School di Lucknow; Ram Madhav, Presidente dell’India Foundation; Nazneen Rowhani, segretaria dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í dell’India; Alok Bansal, direttore dell’India Foundation; Jaideep Mahalati, direttore della Casa di culto bahá’í.

L’incontro prevedeva un programma devozionale all’interno della Casa di culto, seguito da presentazioni e cena nel terreno prospiciente il Tempio.