27 novembre 2023

TANNA, Vanuatu – Nella Casa di culto di Tanna è riecheggiato tra il canto delle preghiere un benevolo appello all’unità. Gli amici radunatisi sotto la pensilina hanno avvertito una brezza rinfrescante per l’anima. Pur provenendo da diverse estrazioni religiose, hanno compreso che la loro comune umanità era anche la loro più grande fonte di forza.

Il raduno, a cui hanno partecipato nei giorni scorsi capi e abitanti dei villaggi della zona, è stato organizzato in celebrazione del secondo anniversario della dedicazione del Tempio. Nell’arco di questi due anni, i semi dell’amore e dell’unità, che erano stati piantati nella loro società decenni addietro, hanno dato alla luce una Casa di culto che si staglia come oasi di pace.

Un membro dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í di Vanuatu ha dichiarato che «chi viene a pregare al suo interno può percepire la forza corroborante dell’amore, un amore così necessario in questi tempi difficili e che richiama gente di ogni razza e provenienza».

Queste parole hanno avuto una profonda risonanza tra i presenti, i cui cuori e le cui menti, per quanto gravati dalle turbolenze degli affari del mondo, si sono sentiti invogliati a stare gli uni in compagnia degli altri e a pregare insieme.

Durante l’incontro devozionale in celebrazione del secondo anniversario della dedicazione del Tempio, il personale della Casa di culto e i volontari presenti hanno pregato per il cammino dell’umanità verso un mondo più pacifico.

“Ci siamo riuniti qui oggi per pregare insieme per l’unità di tutti”, ha detto Yawus Nikiatu, capo di un villaggio vicino.

Numanian Iokaulo, membro di una delle comunità religiose rappresentate, ha aggiunto: “Indipendentemente dalle nostre diverse estrazioni e fedi, proveniamo tutti dalla stessa fonte.”

“Osservate questi alberi maestosi”, ha proseguito, “hanno molti rami e crescono così alti, ma il tronco è uno solo. Siamo tanti e diversi, ma siamo una cosa sola”.

Natuman Walalo, un sottocapo di West Tanna, ha tratto ispirazione da una danza tradizionale di Tanna chiamata Kaelalao per descrivere la centralità della Casa di culto nella vita comunitaria. “In quella danza viene rappresentato il concetto di unità. Nessuno è in grado di eseguire la danza da solo, perché si regge sulla sincronizzazione di più persone che ruotano attorno a un punto centrale”.

Fra i partecipanti all’incontro figurano persone provenienti da diversi contesti e comunità religiose. In alto, da sinistra verso destra, sopra: il capo Sam Lyn; Disline Iapum, direttrice del Tempio; il capo Yawus Nikiatu. Sotto: da sinistra verso destra: Bob Noakaur, Mackline Noklam, Nemon Nawia, Numanian Iokaulo, abitanti della zona; il capo Natuman Walalo.

Un membro dell’Assemblea Nazionale ha posto l’accento sull’importanza dell’incontro, affermando: “La vostra presenza qui oggi è essenziale per il processo di promozione dell’unità. Anche se siamo in pochi, i semi che abbiamo piantato insieme oggi cresceranno fino a diventare un grande albero che darà ombra a tutti. Dobbiamo confidare pienamente in questo seme. Ognuno di noi è parte di questo speciale processo spirituale”.

I legami di amore e unità dell’incontro hanno attecchito nel profondo dei cuori dei partecipanti, stimolandoli a organizzare un nuovo incontro nelle comunità della zona con molte altre persone di fedi e contesti diversi.

Veduta notturna della Casa di culto bahá’í di Tanna, nelle Vanuatu.