Nell’ultimo episodio podcast sono intervenuti due rappresentanti della Bahá’í International Community per un’analisi sulla coesistenza nella regione araba.

14 luglio 2023

Nell’ultimo episodio podcast del News Service, due rappresentanti della Comunità Internazionale Bahá’í (BIC) discutono del contributo apportato nella regione araba dalle comunità bahá’í al discorso sulla coesistenza, argomento che negli ultimi anni è balzato alla ribalta della coscienza pubblica.

Saba Haddad e Hatem El-Hady, rappresentanti rispettivamente degli uffici BIC di Ginevra e del Cairo, hanno preso in esame vari concetti e spunti legati al dibattito sulla promozione della coesistenza, tra questi il ruolo costruttivo della religione nella società contemporanea, la parità di diritti tra donne e uomini e l’unità propria del genere umano.

La dottoressa Haddad ha parlato dell’importante ruolo svolto dalle tavole rotonde note come “majalis” — termine arabo riferito ai tradizionali luoghi di raduno — nel riunire diversi attori sociali per uno scambio di idee, per un’analisi degli spunti di riflessione emergenti da varie questioni di interesse comune e per la creazione di un’unità di pensiero. I majalis ospitati dai bahá’í in Bahrein e in altri Paesi della regione, ha affermato, sono caratterizzati da uno spirito di unità e consultazione.

“I partecipanti rappresentano tutti i segmenti della società e il contributo di ognuno è prezioso e importante”, ha affermato la dottoressa Haddad.

Ha precisato inoltre che, nella sua essenza, la consultazione bahá’í incoraggia tutti a contribuire con il proprio punto di vista ma, al contempo, ad essere disposti a distaccarsene. È un criterio che arricchisce la bellezza degli incontri, durante i quali i partecipanti desiderano sinceramente studiare la realtà e cercare la verità. Quando si alimenta questo spirito, emergono molteplici possibilità di apprendimento collettivo e di evoluzione del pensiero.

El-Hady ha sottolineato l’importanza di porre l’accento sull’uguaglianza di genere all’interno del dibattito sulla coesistenza. A livello nazionale, cresce la consapevolezza tra gli attori sociali, ha detto, che “non possiamo avere metà della società… privata delle opportunità”.

Nella ricerca di una società più inclusiva, ha aggiunto El-Hady, diventa sempre più comprensibile che il benessere di una parte qualsiasi della società è intrinsecamente legato al benessere dell’insieme.

La dottoressa Haddad ha approfondito il tema, dicendo: “Più guardiamo ai nostri punti in comune, più siamo uniti. Mentre più guardiamo alle nostre differenze, più siamo divisi”.