23 febbraio 2024

Le organizzazioni e le istituzioni che fanno confluire verso il cuore delle loro attività concetti morali ed etici fondamentali, riconoscendo al contempo che il benessere di un qualsiasi segmento del genere umano è inestricabilmente legato al benessere dell’insieme, si stagliano con maggiore incisività quali agenti per il cambiamento sociale.

Questa considerazione, al centro di una nuova dichiarazione della Bahá’í International Community, è inserita nel contributo della BIC alla 68ª sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne (CSW) che si svolgerà a marzo.

La dichiarazione, dal titolo “Reinventare il ruolo delle istituzioni nella costruzione di società basate sulla parità di genere”, illustra in che modo le istituzioni miranti a promuovere società basate sulla parità di genere nelle loro strutture e operazioni debbano adottare la flessibilità e far sì che venga incoraggiato un profondo senso di impegno comune intorno alla causa della parità di genere.

La BIC prende in esame alcuni dei passaggi e delle implicazioni per le istituzioni che perseguono questo percorso di trasformazione e contribuiscono a un più ampio progresso sociale, collaborando, per esempio, nell’attuazione di agende globali o politiche nazionali che siano in grado di meglio rispondere alle realtà specifiche del contesto che le donne e le ragazze si trovano ad affrontare in varie località.

Liliane Nkunzimana, rappresentante della BIC, osserva: “Siamo interessati a conoscere questo percorso delle istituzioni, ad esempio analizzando l’opera di collaborazione tra donne e uomini per alimentare una cultura organizzativa più equa.”

“Questi cambiamenti”, prosegue la signora Nkunzimana, “vedrebbero le istituzioni caratterizzate da qualità come la flessibilità, la reattività e la collaborazione, allontanarsi dalle norme tradizionalmente patriarcali dell’autoritarismo e della competitività”.

Qui potete trovare la dichiarazione della BIC per la prossima CSW.