20 dicembre 2023

NEW YORK – È stata approvata ieri in sessione plenaria la 36^ e ultima risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che esprime seria preoccupazione per una vasta gamma di violazioni dei diritti umani, tra cui la situazione dei bahá’í e di altre minoranze religiose in Iran, e che chiede al governo iraniano di «eliminare» ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa.

La risoluzione, già sottoscritta il mese scorso dalla Terza Commissione dell’Assemblea Generale, stata adottata ieri con 78 voti favorevoli, 30 contrari e 68 astensioni.

La risoluzione “esprime seria preoccupazione” per un lungo elenco di violazioni dei diritti umani in Iran, quali la negazione della libertà di religione o di credo. I bahá’í «in particolare» sono soggetti a «indebite restrizioni sulle sepolture effettuate in conformità con i principi religiosi, gli attacchi contro i luoghi […] di sepoltura e altre violazioni dei diritti umani”, tra cui figurano “l’aumento dei maltrattamenti, delle intimidazioni, delle persecuzioni, degli arresti e delle detenzioni arbitrarie” e un incitamento all’odio, attraverso i media ufficiali e non ufficiali, che può “scatenare la violenza”.

Il governo iraniano è inoltre stato sollecitato a «porre fine alla perdurante e sistematica impunità per coloro che commettono crimini nei confronti di persone appartenenti a minoranze religiose riconosciute e non riconosciute», trovando al contempo una soluzione per le norme costituzionali, le leggi e le pratiche che inaspriscono il diniego di accesso all’istruzione e all’impiego per i bahá’í, la chiusura di aziende e negozi autonomi, la confisca delle proprietà e altre violazioni dei diritti.