6 novembre 2022

VIENNA — Qual è il legame esistente tra Táhirih – eroina bahá’í dell’emancipazione femminile nel XIX secolo – e Marianne Hainisch, fondatrice del movimento delle donne austriaco?

Questo è il tema che viene trattato nello spettacolo intitolato “Der Siegelring!” (L’anello con sigillo! n.d.t.), messo in scena nei giorni scorsi presso il Centro nazionale dei bahá’í d’Austria nell’ambito di un’iniziativa aperta al pubblico su scala nazionale da parte del Ministero dell’Arte e della Cultura e volta a promuovere un dibattito generale su una serie di questioni nazionali.

La Hainisch, riconosciuta come pioniera del movimento delle donne austriache, propugnò la parità di accesso all’istruzione superiore e fondò i primi licei per ragazze del Paese.

Alcune immagini del Centro nazionale bahá’í austriaco, dove è stata rappresentata l’opera teatrale su Táhirih nell’ambito di un’iniziativa aperta al pubblico su scala nazionale del Ministero dell’Arte e della Cultura.

In un’intervista rilasaciata a Martha Root — una delle prime illustri bahá’í — la Hainisch dichiarò: «Seppi del martirio di Táhirih che ero ancora ragazza, avevo solo diciassette anni, e dissi: ‘Io cercherò di fare per le ragazze dell’Austria ciò che cercò di fare, e per cui diede la vita, Táhirih’…”

Lo spettacolo è stato scritto nel 2019 da Isma Forghani in onore del bicentenario della nascita del Báb. “Il filo conduttore della storia è una conversazione tra personalità di spicco dell’Europa del XIX e XX secolo che avevano tratto ispirazione dalla vita di Táhirih quale paladina della parità dei diritti tra donne e uomini”, ha affermato la Forghani.

L’opera è stata rappresentata presso il Centro nazionale bahá’í nell’ambito dell’impegno dei bahá’í d’Austria a fornire il proprio contributo al discorso sulla parità tra donne e uomini.

Nicole Fendesack ha diretto la più recente produzione dello spettacolo, che è stato rappresentato in più occasioni negli ultimi tre anni. “Attraverso lo spettacolo”, afferma, “incontriamo alcune straordinarie donne storiche che non solo hanno influenzato il passato e il presente con le loro vite e le loro azioni, ma che ancora hanno tanto da dire alle generazioni future”.

Corinne Farid, membro dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í d’Austria, spiega che lo spettacolo mira a contribuire al discorso sulla parità di diritti tra donne e uomini.

«In tutta la sua essenza, questo spettacolo tratta del principio bahá’í dell’unità del genere umano e dell’eliminazione di ogni forma di pregiudizio», ha affermato.

Il pubblico ha avuto l’opportunità di approfondire questi temi in una mostra sull’impegno profuso dai bahá’í d’Austria per il conseguimento del progresso sociale, che ha messo in risalto gli spunti di riflessione emersi dal lavoro dei bahá’í di costruzione di comunità nei quartieri di ogni angolo del Paese.

Durante l’evento aperto al pubblico, presso il Centro nazionale bahá’í è stata allestita una mostra sulle iniziative bahá’í per la costruzione di comunità.