Un nuovo podcast lanciato recentemente dai bahá’í del Regno Unito invita i giornalisti ad un approfondito dibattito sul ruolo costruttivo che i media possono svolgere nella società.

2 febbraio 2022

LONDRA — È stata lanciata dall’Ufficio Relazioni esterne dei bahá’í del Regno Unito una nuova serie di podcast, intitolata “In buona fede”, che analizza il rapporto tra religione e media.

Questo podcast rappresenta solo uno dei tanti esempi del pluriennale contributo dato dall’Ufficio al discorso sul ruolo dei media nella società. Negli ultimi anni, l’Ufficio ha riunito giornalisti, rappresentanti della società civile e leader delle comunità religiose per un confronto di approfondimento sul modo in cui il dialogo pubblico viene modellato dai media.

Negli ultimi anni, l’Ufficio ha riunito numerosi giornalisti, rappresentanti della società civile e leader di comunità religiose per un confronto di approfondimento sul modo in cui il dialogo pubblico viene modellato dai media.

“Stiamo scoprendo che sempre più giornalisti e operatori nel campo dei media sono interessati a un ponderato dibattito su come il rapporto tra religione e media possa evolversi in modo costruttivo”, afferma Sophie Gregory dell’Ufficio Relazioni esterne.

Nel primo episodio della serie, che prende in esame la rappresentazione della religione nei media, appaiono Rizwana Hamid, direttrice del Muslim Council of Britain’s Centre for Media Monitoring (Comitato islamico del Centro Britannico di Monitoraggio dei Media) e Rosie Dawson, giornalista freelance specializzata in temi religiosi ed ex-produttrice alla BBC Radio.

La signora Dawson dichiara: “Per avere una rappresentazione più completa della religione, ci deve essere una sorta di moderazione nel far notizia in modo sensazionalistico, esponendo le cose solo in bianco o in nero. … Credo che questo sia il cambiamento più importante che debba avvenire”.


Nel primo episodio della serie, che prende in esame la rappresentazione della religione nei media, appaiono (in basso a destra) Rizwana Hamid, direttore del Muslim Council of Britain’s Centre for Media Monitoring – Comitato Islamico del Centro Britannico di Monitoraggio dei Media – e (in basso a sinistra) Rosie Dawson, giornalista freelance specializzata in temi religiosi ed ex produttrice alla BBC Radio.

Sostiene, inoltre, che la questione è in parte dovuta al fatto che la copertura mediatica delle persone che agiscono per il bene comune raramente rivela la fonte della loro motivazione: le loro convinzioni religiose. “Non sempre si è in grado di notarla. … Le persone non alzano la mano per dire ‘Sto facendo così perché sono cristiano o musulmano’. Fa parte del loro essere.”

La signora Gregory, riflettendo sul futuro del podcast, afferma: “Speriamo che ‘In buona fede’ possa portare a una più profonda riflessione sul potere costruttivo della religione volto al miglioramento della società e all’importante ruolo che i media possono svolgere nell’indirizzare quel potere verso la promozione dell’armonia tra le persone”.

Il primo episodio del podcast è disponibile qui.