5 settembre 2021

Mentre cresce l’attesa per il completamento della Casa di culto bahá’í, i capi e i leader locali trasmettono sentimenti di gioia e un forte senso di speranza per il futuro.

TANNA, Vanuatu — Nei giorni scorsi, alcuni capi tribali e leader locali hanno espresso al News Service la crescente trepidazione per il completamento della Casa di culto bahá’í di Tanna, nelle isole Vanuatu, esternando sentimenti di gioia e un forte senso di speranza per il ruolo unificante del tempio nella loro società.

“Fate che serva a costruire un altro tempio, dentro i vostri cuori,” ha detto il capo Sam Suli Usamoli del villaggio di Bethel, a Tanna Ovest, riferendosi alla Casa di culto.

“Quando sarà ultimato, dovremo entrare nel Tempio e lasciar fluire in fondo ai nostri cuori le parole che intoneremo … Allora, grazie al fatto che persone di fedi diverse si ritroveranno con unità di pensiero a consultarsi sul proprio futuro, si attenueranno tutte le opinioni divergenti.”

Una volta ultimata la struttura in acciaio sono state montate le intelaiature in legno del tetto e del soffitto, rafforzando così ulteriormente l’edificio centrale e l’infrastruttura per il tetto in acciaio inossidabile. A seguire, è stata installata sulla parte superiore del tetto “a soffietto” una serie di correntini in legno, per predisporre l’edificio centrale al montaggio della copertura in paglia chiamata “natengora” e ricavata dalle foglie di un tipo di palma locale.

Altre considerazioni sul tempio sono state riferite all’adempimento di certe tradizioni locali che annunciano il giorno in cui la gente godrà di un maggiore senso di fratellanza.

“L’arrivo del tempio e l’impatto già prodotto sull’isola confermano la tradizione di Tanna che la nostra gente, come singole canne separate, verrà un giorno raccolta in un’unica fascina,” ha detto Tom Wapin, capo del villaggio di Imafin, a Tanna Nord.

“Si può spezzare una canna, ma non una fascina,” ha affermato.

Sono state espresse altre considerazioni sul significato della Casa di culto —denominata negli Scritti bahá’í Mashriqu’l-Adhkár, vale a dire “Oriente della Lode di Dio” — quale spazio sacro aperto a tutti, un luogo nel quale la preghiera e la contemplazione siano d’ispirazione per il servizio verso la società.


Veduta aerea notturna della struttura del tempio.

“Vedere diversi gruppi di persone già riuniti a pregare e a servire insieme accende in me la speranza che seguaci di fedi diverse percorreranno uniti lo stesso cammino e che vi sarà una vita migliore,” ha dichiarato Hellen Wap, rappresentante di una chiesa locale.

Ha poi soggiunto: “Quando sento parlare dell’idea bahá’í di unità nella diversità, è come una luce luminosa e sfolgorante, alla quale ognuno aggiungerà la propria luce.”

Lawhva Kowiewi Tabe, capo della tribù dei Lowinio, a Tanna Ovest, le ha fatto eco, ribadendo che: “In qualità di capi, noi ci adoperiamo per aiutare la nostra gente nell’affrontare problemi difficili, e in questo la Casa di culto ci assisterà. Sono molto felice che tutti noi, capi di Tanna, ci ritroveremo uniti nel suo abbraccio e trarremo maggiore ispirazione nel servizio alla nostra società.”


Riunioni in presenza tenute in conformità con i provvedimenti sulla sicurezza previsti dal governo. Il desiderio, di un sempre maggior numero di persone, di contribuire a formare una cultura di pace, ha trovato espressione attraverso le iniziative di costruzione di comunità dei bahá’í, tra le quali spiccano quelle per l’azione sociale.

Facendo cenno alla crescente consapevolezza del principio dell’unità del genere umano, Nalau Manakel, membro della Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í di Vanuatu, ha dichiarato: “Sin dal momento della presentazione del progetto del tempio nel 2017, abbiamo visto sempre più persone desiderose di pregare insieme in spazi dedicati al culto collettivo.”

Joe Nambuan, un leader locale di Tanna Nord-Ovest, sottolinea che: “Diverse persone cominciano a pregare insieme in modi mai visti in precedenza… La Casa di culto bahá’í è apportatrice di pace. Aiuterà le comunità ad instaurare e a mantenere l’unità.”


Riunioni in presenza tenute in conformità con i provvedimenti sulla sicurezza previsti dal governo.
Giovani impegnati in attività educative bahá’í miranti a costruire capacità di servizio verso la società.

Elody Nalawas, membro di un’Assemblea Spirituale Locale bahá’í di Tanna, approfondisce ulteriormente, spiegando che il desiderio di contribuire a una cultura di pace viene incentivato anche grazie ai programmi educativi bahá’í, miranti a costruire la capacità di servizio verso la società.

“Persone di qualsiasi provenienza o estrazione, traendo ispirazione dal tempio, esprimono il desiderio di servire le proprie comunità, ma si chiedono ‘come possiamo farlo?’

“Prendendo parte alle attività educative bahá’í, esse sviluppano la capacità di contribuire, ad esempio, all’educazione morale di giovanissimi e bambini. Molti si impegnano in iniziative per l’azione sociale, come quelle rivolte all’agricoltura e riguardanti la sicurezza alimentare. Queste attività consentono a persone diverse di riunirsi, consultarsi e lavorare collettivamente per rispondere a diverse questioni sociali all’interno delle loro comunità.”

Con il progressivo avanzamento dei lavori di costruzione della Casa di culto locale, le fasi da poco ultimate riguardano il completamento della struttura in acciaio dell’edificio centrale, il relativo tetto e l’installazione dell’intelaiatura in legno del soffitto. È stato avviato anche il lavoro di rivestimento interno dei pannelli del soffitto.


Veduta aerea della Casa di culto bahá’í di Tanna.