31 agosto 2021

I partecipanti traggono ispirazione dalla vita e dal lavoro di ‘Abdu’l-Bahá mentre fanno piani per intensificare le attività di costruzione della comunità che promuovono la piena partecipazione delle donne

BARAKA, Repubblica Democratica del Congo — Oltre 2000 persone, tra donne, uomini, giovani e bambini di Baraka e della zona circostante si sono riunite recentemente per studiare a fondo l’emancipazione delle donne, alla quale si è giunti grazie all’opera decennale volta al progresso sociale, realizzata dai bahá’í della regione.

L’incontro, della durata di quattro giorni, è stato organizzato per onorare l’imminente ricorrenza del centenario del trapasso di ‘Abdu’l-Bahá’ e ha visto la partecipazione di autorità, un capo tradizionale di un villaggio della regione, leader religiosi e persone di fedi diverse.

Emerite Tabisha, vice-sindaca di Baraka ha rilasciato la seguente dichiarazione al News Service: “Senza le donne non si può giungere alla pace, non all’interno della famiglia e nemmeno all’interno della comunità, è impossibile. Per questo motivo sono rimasta impressionata da questo raduno, mai prima d’ora avevo ascoltato riflessioni così profonde in merito alla partecipazione delle donne quali componenti essenziali del lavoro di costruzione di comunità.”

A ispirare il dibattito è stata la vita di ‘Abdu’l-Bahá e il suo lavoro, nel quale Egli aveva posto in grande risalto l’emancipazione delle donne, paragonando l’eguaglianza tra donne e uomini alle “… due ali con le quali l’umanità può librarsi in volo…” e sottolineando il ruolo delle donne nella promozione di una cultura di pace.

Riunioni in presenza tenute in conformità con le misure di sicurezza previste dal governo. 
L’arrivo di alcuni partecipanti al convegno, provenienti da vari villaggi della zona di Baraka.

Nel corso degli incontri i partecipanti, provenienti da decine di villaggi e quartieri della zona, hanno analizzato la relazione esistente tra l’emancipazione delle donne e l’edificazione di una società prospera e pacifica, programmando, al tempo stesso, un’intensificazione delle attività dedicate all’azione sociale.

Christine Rusia Kiza, membro del comitato femminile dei bahá’í di Baraka, organizzatore del convegno, ha dichiarato: “Il convegno rappresenta il lascito all’impegno delle istituzioni ed agenzie bahá’í di Baraka dei principi spirituali dell’unità del genere umano e dell’eguaglianza tra donne e uomini.”

Prosegue descrivendo come segue il criterio unitario adottato nella preparazione al raduno: “Gli interventi di molte donne e di molti uomini vertevano su considerazioni ponderate riguardanti l’eguaglianza di genere e il servizio verso la società. Anche i partecipanti più giovani hanno presentato i propri punti di vista, dando un importante contributo alla vitalità e allo spirito gioioso del raduno. Alcuni cori locali, di diverse comunità religiose, si sono esibiti con canzoni appositamente composte sui temi dell’incontro, conferendo così ulteriore spiritualità all’atmosfera.”

La vice-sindaca Tabisha ha espresso in questi termini il proprio apprezzamento per il raduno: “Pur essendo molto impegnata nel movimento per le donne, ho avuto modo di imparare moltissimo dagli interventi scaturiti da questo incontro.”

Aggiunge poi: “Avremmo già realizzato la piena eguaglianza, se i principi bahá’í di promozione della pace e dello status della donna fossero stati inseriti prima nella vita morale della nostra società.”

Riunioni in presenza tenute in conformità con le misure di sicurezza previste dal governo.
I membri dell’Assemblea Spirituale Locale bahá’í in visita alla vice-sindaca di Baraka, Emerite Tabisha (la terza da destra, in piedi).