È andato in onda su una rete nazionale un programma di approfondimento, ideato dai bahá’í del Cile, sulle esperienze di risposta alla crisi sanitaria.

SANTIAGO DEL CILE – La scorsa settimana, in tutto il Cile, una platea di circa 50.000 persone si è sintonizzata per seguire un programma incentrato sul punto di vista della comunità bahá’í del Paese: come far sì che la gente rimanga fiduciosa e risponda in modo costruttivo alla crisi sanitaria.

Il programma, della durata di 40 minuti, è stato trasmesso online dalla EMOL TV, in uno dei notiziari cileni più popolari, in collaborazione con l’Associazione cilena per il dialogo interreligioso (ADIR). Esso fa parte di una serie partita nell’aprile 2020, all’inizio della pandemia, con l’intento di offrire alle comunità religiose del Paese l’opportunità di divulgare messaggi di speranza.

“Attraverso questa e una precedente puntata dello scorso mese di agosto”, afferma Luis Sandoval dell’Ufficio Relazioni esterne bahá’í del Cile, “la comunità bahá’í ha cercato di trasmettere lo stesso spirito che le persone provano quando pregano insieme, sia nelle loro case, online con amici e vicini, sia con i loro compatrioti sotto il tetto della Casa di culto bahá’í di Santiago”.

Omar Cortes dell’ADIR dichiara: “La comunità bahá’í, con il proprio contributo, ha sempre lasciato un’impressione molto positiva su redazione e pubblico di EMOL TV. Quest’ultima trasmissione della comunità bahá’í è stata apprezzata per le profonde riflessioni, che hanno affrontato con saggezza il tema della crisi sanitaria e sociale.”

La foto In alto a sinistra e quella a destra sono state scattate prima dell’attuale crisi sanitaria. L’ultimo programma, che ha innescato tra i tanti spettatori il dialogo su temi spirituali, ha presentato gli approfondimenti da parte di persone impegnate, in tutto il Paese, nella costruzione della comunità bahá’í.

L’ultimo programma, che ha innescato tra i tanti spettatori il dialogo su tempi spirituali, ha presentato gli approfondimenti da parte di persone impegnate, in tutto il Paese, nella costruzione della comunità bahá’í.

Nella trasmissione è apparsa, Veronica Oré, direttrice della Casa di culto bahá’í di Santiago, che così ha commentato la cooperazione nascente e il sostegno reciproco tra i cittadini: “Piuttosto che guardare con tristezza e disperazione a ciò che sta accadendo, possiamo constatare che sta emergendo una grande opportunità per capire meglio cosa significhi agire unitariamente, per tutti i segmenti dell’umanità.”

“La terra è un solo Paese”, ha aggiunto, riferendosi a un noto insegnamento di Bahá’u’lláh che così continua “e l’umanità i suoi cittadini”.

Luis Sandoval, dell’Ufficio Relazioni esterne bahá’í del Cile dice che nella trasmissione, “la comunità bahá’í ha cercato di trasmettere lo stesso spirito che le persone provano quando pregano insieme, sia nelle loro case, online con amici e vicini, sia con i loro compatrioti sotto il tetto della Casa di culto bahá’í  a Santiago.”

Un’altra oratrice, una giovane di Santiago, ha invitato i suoi concittadini giovani ad attivarsi e sostenersi a vicenda, amici o estranei, in una risposta unificata ai bisogni della società. Altri ancora hanno condiviso approfondimenti delle conversazioni tenutesi negli spazi creati dall’Ufficio relazioni esterne, in cui i partecipanti hanno analizzano questioni come gli estremi della ricchezza e della povertà, l’uguaglianza tra uomini e donne, la protezione della natura e l’economia.

Parlando della serie di trasmissioni, il Signor Cortes di ADIR ha affermato: “Siamo grati a EMOL TV perché, da organizzazione mediatica laica, ha avuto il coraggio di avventurarsi in questo tipo di programma.”

Sandoval ha inoltre commentato l’importante ruolo dei media nel promuovere un dialogo pubblico sulla capacità della religione di infondere speranza. “Trasmettere un messaggio potente legato alla realtà del Paese e ai principi che ci mostrano nuovi modi di vivere, di organizzarci e di relazionarsi l’uno con l’altro può contribuire alla trasformazione della società per il benessere di tutti”.