SANTA CRUZ, Bolivia, 9 ottobre 2020 – Nonostante le dure prove a cui tutti gli istituti scolastici sono sottoposti, l’Università Nur in Bolivia prosegue nell’impegno a far fronte all’attuale situazione e adeguarvisi rapidamente, traendo ispirazione dalle lezioni apprese durante la prima ondata di COVID-19.

In questo periodo. l’istituto educativo di ispirazione bahá’í ha rilevato due aspetti essenziali dell’esperienza di apprendimento. Il primo è lo stretto coinvolgimento degli studenti che non vanno lasciati a se stessi. L’altro è la particolare attenzione da prestare nella ricerca delle tecnologie idonee alle circostanze attuali.
“Lo staff, ad esempio, è molto sollecito nel contattare gli studenti, capire le loro necessità e registrare tutte le lezioni online a beneficio di quelli che non erano riusciti a connettersi durante le sessioni online,” dichiara William Shoaie, rettore dell’università.
È stato formato un comitato speciale per provvedere a soddisfare le richieste degli studenti, parlare della loro situazione e, se necessario, aiutarli a trovare un alloggio. Sono state inoltre messe a disposizione risorse professionali per ottenere un parere medico e counselling.
Utilizzo consapevole della tecnologia
Con il passaggio allo studio online, l’università ha scrupolosamente vagliato le tecnologie adatte alle proprie attività. Il signor Shoaie afferma: “Siamo ben consapevoli che l’introduzione di qualsiasi tecnologia ha ripercussioni su processi e rapporti, poiché ogni tecnologia favorisce determinate modalità d’interazione e può avere effetti che durano nel tempo”.

Nel primo semestre, iniziato a marzo, alcuni insegnanti hanno messo a disposizione degli studenti lezioni registrate, interagendo con loro attraverso messaggi di gruppo. Se, da un lato, ciò ha agevolato l’accesso alle lezioni, dall’altro è andata persa l’esperienza collettiva degli studenti che studiano insieme. Alcuni di loro si sono sentiti meno coinvolti rispetto a quelli che avevano seguito le lezioni tramite discussioni video di gruppo.
Nella visione della Nur, educazione significa molto più che trasmettere solo informazioni e conoscenze. Il signor Shoaie sostiene: “Gran parte del processo di apprendimento si basa sull’interazione tra studenti e docenti vari, cosa che il contenuto di un corso di per sé non offre. Le persone che studiano da sole sono in grado di imparare la stessa materia, ma in termini di abilità, mentalità e qualità morali e spirituali indispensabili per un contribuito più efficace alla società, è meglio lavorare e imparare con più persone.”
Una concezione allargata dell’educazioneIl signor Shoaie spiega, che nonostante le molteplici sfide create dalla pandemia, l’università vede nuove possibilità di valorizzazione degli approcci educativi. “Non stiamo solamente cercando di replicare dinamiche e modelli precedenti”, chiarisce, “ma siamo anche impegnati nel migliorare l’esperienza educativa in modalità inimmaginabili prima.”

“Poiché insegnanti e studenti si sono lanciati alla ricerca di nuove tipologie interattive mediante l’uso di determinate tecnologie, l’apprendimento non è più limitato a fissare orari o luoghi. Se, per esempio, gli studenti hanno domande da porre, comunicano in gruppi di messaggistica. Insegnanti e altri studenti rispondono, fornendo altresì materiale supplementare. La riunione di persona stava al centro dei nostri pensieri, ma ora le dinamiche sono più funzionali. L’insegnante ha assunto un ruolo di facilitatore piuttosto che quello di chi sta di fronte a una classe e trasmette il sapere. Nella considerazione che il processo di apprendimento è più coinvolgente e partecipativo di prima, abbiamo dovuto rivisitare alcune cose.

Una nuova visione degli studenti
Una studentessa di nome Romina, riflettendo sul passaggio a nuove modalità educative, afferma: “Benché la situazione creatasi con le classi virtuali sia stata difficile, siamo stati incoraggiati a continuare dalla perseveranza e dalle attenzioni dell’università, che ci ha fornito gli strumenti necessari.”
Una caratteristica unica dei criteri dell’Università Nur è la promozione del servizio alla società quale elemento fondamentale nella vita di una persona.
“Lo spirito di servizio che valorizziamo alla Università Nur”, prosegue Romina, “ha fatto sì che non si rimanesse passivi durante questa crisi. Al contrario, ci siamo uniti ad amici e altre persone per aiutare ad alleviare le sofferenze “.
Tutti i cambiamenti apportati dalla Università Nur quest’anno, non solo le consentono di essere un luogo di educazione per la gente, ma anche di continuare a operare come un  organismo formato da persone che agiscono collettivamente per il miglioramento delle condizioni della loro società.
Sassan, uno studente dell’ultimo anno, afferma: “Si percepisce che l’università ha uno spirito nuovo quest’anno. Lo si ritrova nelle conversazioni degli amici  e nel loro impegno a servire i propri concittadini con una motivazione maggiore.
“La pandemia ha rafforzato l’identità degli studenti dell’Università Nur. Fa parte del loro programma educativo imparare a essere attenti ai bisogni della loro società, condividendo  un momento estremamente difficile”.
Fondata 38 anni fa a Santa Cruz, la Università Nur è diventata un importante centro educativo della Bolivia. L’università offre una serie di programmi nelle arti e nelle scienze con particolare enfasi sullo sviluppo delle capacità morali quale fondamentale aspetto in tutti i campi di studio.