In Tunisia la comunità bahá’í e altri gruppi religiosi e attori sociali parlano del significato della scienza e della religione in una lettera congiunta, frutto delle loro conversazioni durante un discorso sulla convivenza.
La scritta sull’immagine dice: «È arrivato il momento di rendere evidente che i valori della religione e il progresso scientifico sono in armonia».

TUNISI, Tunisia, 7 aprile 2020, (BWNS) – La comunità bahá’í della Tunisia si è unita a diverse organizzazioni religiose e della società civile per rivolgere al popolo del Paese un messaggio che trasmette speranza e sicurezza durante l’attuale crisi sanitaria. Riflettendo sulle difficili circostanze in cui versa tutto il mondo, la lettera chiede che sia la scienza sia la religione ci guidino verso una risposta efficace.

«Tutti i membri del genere umano stanno parimenti affrontando questa crisi», si legge nella dichiarazione. «Essa ci ha spinti a sviluppare qualità spirituali come l’unità, la compassione e la comprensione, nonché uno spirito di devozione collettiva e di impresa comune. Questo fatto dimostra la necessità di orientarsi verso il servizio al bene comune piuttosto che all’interesse personale».

La lettera, che ha suscitato interesse in Tunisia e in tutta la regione, è il frutto delle conversazioni tra gruppi religiosi e vari attori sociali del Paese che hanno favorito stretti legami di amicizia durante un discorso sulla convivenza.

Riconoscendo la necessità agire con urgenza, questi gruppi chiedono una maggiore comprensione del rapporto tra la scienza e la religione. La loro lettera intende dissipare tutte le opinioni che siano in contrasto con la scienza o con il parere degli operatori sanitari, promuovere il rispetto delle misure di sicurezza messe in atto dal governo e far capire che la religione è una fonte di ispirazione e di comprensione della nostra identità condivisa di esseri umani.

«La situazione attuale ci ha spinti a riesaminare i presupposti fondamentali della nostra società», afferma Mohamed ben Moussa, dell’ufficio bahá’í degli affari esterni del Paese. «In un momento come questo, tutti noi vediamo la necessità di un messaggio di speranza che incoraggi ulteriori conversazioni sulle molte domande che vengono poste».

«La religione deve essere in armonia con la scienza e la ragione», continua Ben Moussa, «e distinguersi dalle superstizione e da cieche imitazioni».

Anche in altri Paesi, come il Bahrain e l’Indonesia, le comunità bahá’í hanno rilasciato dichiarazioni che esprimono speranza e chiedono una maggiore armonia nelle rispettive società.