Bahá’í dell’Uganda che conducono trasmissioni radio sulla vita devozionale, incoraggiando gli ascoltatori a servirsi della preghiera come fonte di quotidiano sostentamento spirituale e come mezzo per riflettere su come ogni persona possa alleviare le sofferenze nella società.
KIYUNGA, Uganda, 4 aprile 2020, (BWNS) – Con le nuove direttive sulla salute pubblica che vietano gli incontri, i bahá’í di questa zona rurale si servono della radio per portare speranza e gioia ai loro vicini, incoraggiando la gente a pregare in ogni casa. Queste trasmissioni quotidiane stanno animando conversazioni tra le famiglie sull’importanza della preghiera come fonte di forza in questi tempi eccezionalmente difficili.
Quando ha emanato le linee guida per prevenire la diffusione della malattia da coronavirus (COVID-19), il presidente dell’Uganda ha chiesto che i luoghi di culto restassero chiusi per molte settimane. Allo stesso tempo, ha raccomandato alla gente del paese, qualunque sia la sua religione, a continuare a pregare nelle case.
Grazie a un decennale impegno nella promozione del progresso sociale, i bahá’í ugandesi hanno constatato che le comunità con solidi legami di amicizia e una forte impronta devozionale dimostrano grande perseveranza in tempi di crisi.
«Dato il senso di disperazione e tristezza che stava incominciando a colpire molta gente, abbiamo cercato di capire come potevamo ispirare i nostri concittadini, i nostri fratelli e le nostre sorelle nel Paese», dice Drake Nangoli, un membro della comunità bahá’í ugandese. «Dal momento che le nostre interazioni interpersonali erano ormai limitate, abbiamo pensato di utilizzare le stazioni radio locali e altri servizi di trasmissione».
A Kiyunga, ad esempio, le autorità locali hanno messo a disposizione dei bahá’í il dispositivo di comunicazione di massa del villaggio per offrire un programma serale di 90 minuti. Questo dispositivo è un altoparlante situato in una posizione centrale che, durante le silenziose ore della sera, si fa sentire chiaramente anche nei villaggi vicini.

https://soundcloud.com/bahaiworldnewsservice/is-there-any-remover-luganda-radio-broadcast

I bahá’í del luogo stanno presentando un programma con letture di preghiera e scritti sacri e riflessioni su temi di interesse comune. Essi incoraggiano gli ascoltatori a ricorrere alla preghiera per trarne quotidiano sostentamento spirituale e servirsene per riflettere su come ogni persona possa alleviare la sofferenza nella società.
Un giovane bahai, Gerald Mukungu, dice: «Che cosa possono fare i giovani per rafforzare questa conversazione avviata dalla trasmissione? Ne ho compreso l’utilità e quindi voglio proseguirla all’interno della mia famiglia e con i miei amici».
I dirigenti locali hanno sostenuto questo sforzo e stanno incoraggiando gli abitanti del villaggio ad ascoltare la trasmissione, a partecipare alle discussioni e a pregare nelle loro case. «Siamo felici di lavorare con i bahá’í per aiutare tutti a comprendere l’importanza di affidarsi alla preghiera in questo difficile momento», afferma Anthony Musamali, presidente ad interim del Consiglio di Kiyunga. «Rafforzandosi, questo atteggiamento potrà migliorare il carattere degli abitanti e ispirarli a compiere azioni di nobiltà».
Un dirigente locale dice: «Sono stato toccato dal messaggio e ora mi chiedo come prolungare questa conversazione anche dopo questo periodo. Dobbiamo fare in modo che essa continui e che la gente continui a pregare».
Ispirate da questa iniziativa, altre comunità ugandesi hanno organizzato trasmissioni analoghe avvalendosi di stazioni radio locali e dispositivi di comunicazione di massa.