29 aprile 2023

Dopo giorni di preparazione spirituale in visita ai Luoghi Santi bahá’í, circa 1.250 delegati in rappresentanza di 176 Paesi di tutto il mondo si sono riuniti oggi in un imponente raduno per esprimere solennemente il proprio voto per l’elezione della Casa Universale di Giustizia. Il numero totale di voti espressi, compresi i voti degli assenti, ha superato la cifra di 1590.

Nel suo discorso di apertura, Holly Woodard, membro del Centro Internazionale d’Insegnamento che ha presieduto i lavori, ha posto l’accento sul significato del raduno, affermando che ha segnato “il più alto numero mai registrato di Assemblee rappresentate e il più grande raduno per numero di partecipanti alla Convenzione Internazionale”.

Il Dr. Woodard ha messo in risalto l’evoluzione della comunità bahá’í mondiale nel corso del tempo, a partire da quando “288 membri di 51 Assemblee Spirituali Nazionali e Regionali si riunirono nel salone principale della Casa di ‘Abdu’l-Bahá ad Haifa” per la prima elezione della Casa Universale di Giustizia nel 1963.

All’inizio della Convenzione, i presenti hanno ricordato i bahá’í in Iran, ai quali per diversi decenni è stato impedito di formare le istituzioni bahá’í e quindi di eleggere rappresentanti, e la loro assenza è stata struggentemente rappresentata da una magnifica composizione di 95 rose rosse.

La votazione di questa mattina è stata il coronamento di un processo elettorale a livello mondiale al quale ogni bahá’í adulto può partecipare. Le elezioni bahá’í si distinguono perché non sono ammesse candidature né campagne di propaganda. I delegati alla Convenzione Internazionale, costituita da membri di tutte le assemblee nazionali bahá’í, votano a scrutinio segreto per le nove persone che ritengono più adatte a far parte della Casa di Giustizia.

Il mandato della Casa Universale di Giustizia, che è stato sancito da Bahá’u’lláh nel Suo libro delle leggi, oltre a numerosi altri compiti assegnatiLe, è quello di esercitare un’influenza positiva sul benessere dell’umanità, promuovere l’educazione, la pace e la prosperità globale, nonché salvaguardare l’onore della persona.

La Casa di Giustizia preserva l’unità della comunità bahá’í mondiale, guidandola nello sviluppo della capacità di partecipare alla costruzione di una civiltà globale prospera e a tradurre in realtà la visione della pace mondiale di Bahá’u’lláh.

Al termine della votazione, oltre 2.000 persone, tra delegati, Consiglieri e partecipanti a vario livello, in rappresentanza di uno spaccato della razza umana, hanno celebrato la festa di Ridván.

Questa festa commemora l’anniversario della dichiarazione di Bahá’u’lláh come Messaggero di Dio avvenuta 160 anni fa, quando proclamò i principi spirituali essenziali che sono al centro dei Suoi insegnamenti, annunciando l’arrivo di una nuova fase nell’evoluzione della vita del genere umano.