19 ottobre 2022

BIC, New York — Durante gli incontri svoltisi in occasione della High-Level Week presso la 77esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i rappresentanti dell’Ufficio di New York della Bahá’í International Community (BIC) hanno sottolineato la necessità della visione di un’identità comune basata sul principio dell’unità del genere umano.

In un forum indetto dal presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, così si è espresso Daniel Perell, rappresentante della BIC: “Il principio cardine e inderogabile è che la famiglia umana è una: in ultima analisi, le innumerevoli caratteristiche con le quali ci identifichiamo sono secondarie rispetto alla nostra umanità condivisa”.

Alcuni rappresentanti della BIC presenti ad un incontro interreligioso svoltosi in occasione della High-Level Week dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il forum ha visto riuniti i rappresentanti degli Stati membri, alti funzionari delle Nazioni Unite e organizzazioni non governative per commemorare il 30esimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche.

Citando un messaggio della Casa Universale di Giustizia, Perell ha aggiunto: “È attraverso l’amore per tutta la gente, e subordinando ai migliori interessi dell’umanità alcune lealtà di minor rilievo, che si concretizza l’unità del mondo e giungono alla massima realizzazione le infinite espressioni della diversità umana”. Nel messaggio viene messo in risalto il fatto che l’unità — espressa negli insegnamenti bahá’í — contiene il concetto essenziale di diversità, distinguendolo da quello di uniformità.

Gli effetti del principio dell’unità sono stati ulteriormente esaminati in occasione di un altro incontro sui preparativi per il Summit del Futuro del 2024 – ospitato dalla BIC e cosponsorizzato dallo Stimson Center – nel corso del quale i rappresentanti dell’Ufficio di New York hanno invitato i partecipanti a riflettere sul ruolo delle strutture internazionali nell’affrontare le sfide contemporanee.

Alcuni relatori presenti all’incontro di alto livello ospitato dalla BIC in preparazione del Summit del Futuro 2024

Il dibattito è stato allargato a numerosi concetti già esposti nella dichiarazione della BIC intitolata “A Governance Befitting: Humanity and the Path Towards a Just Global Order” (Una governanza degna dell’umanità e del percorso verso un ordine mondiale giusto n.d.t.), che prende in esame alcuni temi riguardanti il movimento dell’umanità verso la pace universale.

In quel documento viene messo in risalto un elemento essenziale di questo movimento: la realizzazione dell’uguaglianza tra donne e uomini – argomento al centro del dibattito svoltosi in occasione di un altro evento ospitato dall’Ufficio di New York della BIC sull’analisi delle riforme da sottoporre alle Nazioni Unite in merito ai diritti delle donne e al tema dell’uguaglianza.

All’evento hanno partecipato Helen Clark, ex primo ministro della Nuova Zelanda, e Danilo Turk, ex presidente della Slovenia e presidente del Club di Madrid.

Alcuni partecipanti ad un evento ospitato dalla BIC che ha preso in esame le riforme da sottoporre alle Nazioni Unite, in merito al principio dell’uguaglianza tra donne e uomini.

In occasione di quel dibattito, i rappresentanti della BIC hanno evidenziato come la pandemia abbia mostrato l’indispensabile ruolo delle donne nella leadership delle società e la necessità di riconcettualizzare i modelli di leadership. I rappresentanti hanno osservato che, nelle numerose nazioni nelle quali le donne hanno contribuito in maniera più rilevante alla leadership a qualsiasi livello della società, è stato osservato un certo grado di stabilità attraverso una varietà di indicatori a breve termine, quali la salute pubblica e la sicurezza economica.

I rappresentanti della BIC hanno osservato che qualsiasi riforma da parte delle Nazioni Unite comporterebbe una rivisitazione delle strutture attuali per consentire la piena partecipazione delle donne, soprattutto nei processi decisionali.

Qui, qui e qui potrete visualizzare le registrazioni di alcuni dei dibattiti.

La rappresentante della BIC Liliane Nkunzimana (a destra) con altri organizzatori dell’incontro sull’analisi del nesso esistente tra clima, pace e sicurezza.