19 luglio 2022

Cairo – Un cortometraggio intitolato “Un bahá’í in Egitto: la storia di tre generazioni” e realizzato da Elsaha, servizio di notizie online con sede in Egitto, offre una prospettiva sull’esperienza della comunità bahá’í nazionale e sull’impegno profuso per contribuire al progresso della società, partendo dai suoi albori nel XIX secolo per giungere fino ai giorni nostri.

Il film, che dura sei minuti ed ha ottenuto quasi 2 milioni di visualizzazioni sui social media, tratta anche delle storiche sfide affrontate dai bahá’í dell’Egitto durante il loro lungo viaggio verso il conseguimento di determinati diritti civili.

Bahaa Eshaq Tawfeeq, membro dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í dell’Egitto, fa da narratore, sottolineando in modo particolare il desiderio di ogni bahá’í egiziano di promuovere una società più pacifica.

Immagini di alcune tra le molte tavole rotonde alle quali hanno preso parte i bahá’í dell’Egitto nel quadro dell’impegno volto a contribuire ai discorsi sociali, tra i quali figurano la coesistenza, il ruolo dei media nella società e il ruolo dei giovani nella trasformazione sociale.

“La mia sensazione è che la nostra società raggiungerà una maggiore comprensione della coesistenza, una maggiore comprensione dell’amore e una maggiore comprensione del fatto che le persone possono vivere in pacifica armonia le une accanto alle altre”, ha affermato Tawfeeq.

Hatem El-Hady, dell’Ufficio bahá’í egiziano per le Relazioni pubbliche ha dichiarato che il documentario ha ispirato un dialogo costruttivo attorno agli scopi e alle attività dei bahá’í dell’Egitto, al centro dei quali c’è il servizio disinteressato verso la loro società.

El-Hady spiega che il documentario riecheggia molti dei sentimenti della lettera aperta del 2011  (in arabo) dei bahá’í d’Egitto ai loro connazionali, che esortava a un dialogo a livello nazionale sul futuro del Paese, basato su diversi principi spirituali fondamentali, tra cui l’unità del genere umano.

La lettera aperta del 2011  (in arabo) dei bahá’í dell’Egitto ai loro connazionali, che chiedeva un processo consultivo ad ampio raggio sulle implicazioni di principi spirituali — come l’unità del genere umano — per il futuro del loro Paese.

“La lettera aperta spiega che il riconoscimento dell’unità del genere umano è una caratteristica di una società matura. Questo principio è il fondamento di molti altri principi base che sono essenziali per il futuro sviluppo dell’Egitto, come l’uguaglianza tra uomini e donne, la consultazione, l’educazione universale e l’armonia tra scienza e religione”, ha soggiunto.

El-Hady spiega che questi principi costituiscono il punto di partenza delle iniziative dei bahá’í dell’Egitto, siano esse iniziative di costruzione della comunità alla base o l’impegno a contribuire a una riflessione su diverse questioni sociali in occasione dei forum nazionali.

Nell’ambito del lavoro svolto dai bahá’í dell’Egitto figurano alcune iniziative educative volte alla costruzione, in persone di ogni età, di capacità di servizio disinteressato verso la propria società.