I partecipanti si ritrovano in Terra Santa presso la Sede della Casa Universale di Giustizia per la cerimonia inaugurale in commemorazione del centenario dell’ascensione di ‘Abdu’l-Bahá.

25 novembre 2021

Trepidanti e pervasi da un sentimento di riverenza, i partecipanti provenienti da ogni parte del mondo si sono riuniti ieri mattina nell’atrio della Sede della Casa Universale di Giustizia per l’inizio del programma ufficiale.

Uno dei membri della Casa Universale di Giustizia ha letto il messaggio che la stessa ha rivolto ai partecipanti al raduno. Eccone uno stralcio: “In questi tempi incerti, mentre si adoperano per seguire il Suo esempio sulla via del servizio, gli amici si rivolgono con speranza e trepidazione ad ‘Abdu’l-Bahá, un «rifugio per tutto il genere umano», «uno scudo per tutti coloro che sono in cielo e sulla terra», implorando il Suo aiuto dai regni lassù”.

Il programma comprendeva un discorso di apertura da parte di un membro del Centro Internazionale di Insegnamento, alcune preghiere in diverse lingue, spettacoli musicali in onore dello storico momento e la proiezione di un cortometraggio sulla costruzione del Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá.

Le immagini qui sotto mostrano alcuni momenti del programma di oggi.

Alcuni partecipanti attraversano i Giardini monumentali diretti verso la Sede della Casa Universale di Giustizia, dove si è tenuto il programma.

La foto ritrae alcuni partecipanti al programma ufficiale che passano davanti al Centro per lo Studio dei Testi.

Foto di un altro gruppo di partecipanti scattata ieri mattina.

I partecipanti provengono da molti Paesi di ogni parte del mondo.

Un’altra immagine dei partecipanti scattata pochi istanti prima dell’inizio del programma.

Una veduta aerea dei partecipanti in arrivo alla Sede della Casa Universale di Giustizia.

Prima di entrare nell’atrio per l’inizio del programma, i partecipanti si sono ritrovati sulla scalinata prospiciente la Sede della Casa Universale di Giustizia.

Un’altra veduta dei partecipanti in attesa di fronte alla Sede della Casa Universale di Giustizia.

Alcuni partecipanti provenienti da diversi Paesi in trepida attesa per l’inizio del programma.

All’apertura delle porte dell’atrio, i partecipanti entrano nella sede della Casa Universale di Giustizia.

I partecipanti vengono accolti nell’atrio della Sede della Casa Universale di Giustizia.

L’interno della sala dell’atrio, pochi istanti prima dell’inizio del programma.

Altra veduta dell’atrio prima dell’inizio del programma.

Dopo aver preso posto, i partecipanti si preparano per l’inizio del programma.

Un’altra veduta della sala dell’atrio.

Nel programma erano previste preghiere cantate e lette in diverse lingue.

Il programma devozionale ha giovato all’atmosfera spirituale del raduno.

Nel programma era previsto l’intervento di un membro del Centro Internazionale d’Insegnamento, Muna Tehrani. La signora Tehrani ha detto: “Noi tutti, qui riuniti, rappresentiamo milioni di altre persone da ogni angolo del mondo, che stanno volgendo lo sguardo a questa montagna sacra per commemorare l’ascensione di ‘Abdu’l-Bahá e per renderGli omaggio”.

Un messaggio  della Casa Universale di Giustizia indirizzato all’incontro è stato letto da uno dei suoi membri. Eccone uno stralcio: “In questi tempi incerti, mentre si adoperano per seguire il Suo esempio sulla via del servizio, gli amici si rivolgono con speranza e trepidazione ad ‘Abdu’l-Bahá, un «rifugio per tutto il genere umano», «uno scudo per tutti coloro che sono in cielo e sulla terra», implorando il Suo aiuto dai regni lassù”.

Il discorso di apertura è stato tenuto da un membro del Centro Internazionale d’Insegnamento, Gloria Javid. La signora Javid ha parlato della natura di ‘Abdu’l-Bahá improntata al sacrificio ed all’altruismo. Ha concluso il suo discorso con una citazione tratta da un messaggio della Casa Universale di Giustizia, che recita in parte: “… non vedere estranei, ma considerare tutti come membri di un’unica famiglia…”.

Durante il discorso d’apertura, alcuni partecipanti prendono appunti.

Alcuni partecipanti che ascoltano con attenzione il discorso di apertura.

Una traduzione simultanea in sette lingue del programma è stata messa a disposizione dei partecipanti.

Nel programma sono stati inseriti alcuni intermezzi musicali rievocanti culture diverse di tutto il mondo. Qui è ritratto un partecipante proveniente dal Cile che suona un brano strumentale alla chitarra.

I partecipanti assistono alla proiezione di un cortometraggio, che sarà presto trasmesso tramite il News Service, sulla costruzione del Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá.

Il programma si è concluso con passi degli scritti bahá’í messi in musica e cantati da alcuni cori del Centro Mondiale Bahá’í. In questa foto appare un coro che ha cantato due passi nelle lingue bislama e figiana, tra cui il seguente, tratto dagli scritti di Bahá’u’lláh:

“Questo è il Giorno in cui i più eccellenti favori di Dio sono stati riversati agli uomini, il Giorno in cui la Sua più potente grazia è stata infusa in tutte le cose create. Incombe a tutti i popoli del mondo di conciliare i dissensi e dimorare in perfetta unione e in pace all’ombra dell’Albero della Sue cure e della Sua amorosa premura”.

Un altro coro ha cantato passi tratti dagli scritti bahá’í in francese e swahili, tra i quali figura la seguente citazione: «O amico! Nel giardino del tuo cuore non piantare altro che la rosa dell’amore, e non lasciarti sfuggire l’usignolo dell’affetto e del desiderio».

Il programma si è chiuso con una preghiera recitata in spagnolo.

Alcuni rappresentanti al raduno indossavano abiti tradizionali, in celebrazione della diversità del genere umano.

I partecipanti lasciano la Sede della Casa Universale di Giustizia dopo la chiusura del programma della mattinata.