Veduta aerea della Casa di culto bahá’í di Tanna

14 novembre 2021

L’inaugurazione di sabato della Casa di Culto Bahá’í includeva il prino ministro Bob Loughman e altri funzionari del governo, capi tradizionali e circa 3000 partecipanti.

LENAKEL, Vanuatu — A Lenakel, sull’isola di Tanna, si sono ritrovate lo scorso sabato circa 3000 persone provenienti da tutta Vanuatu, in qualche caso persino tutti gli abitanti di alcuni villaggi, per la cerimonia inaugurale della prima Casa di culto bahá’í locale del Pacifico.

Il programma è stato aperto da Henry Tamashiro, inviato della Casa Universale di Giustizia come proprio rappresentante all’evento. Tamashiro ha letto un messaggio della Casa di Giustizia indirizzato al raduno, nel quale si diceva, tra l’altro: “Questo sacro edificio risplende come un faro di luce. Possa esso diventare un centro dal quale s’irradiano forze spirituali, possa esso diffondere l’illuminazione del Signore e, quale fulgido raggio d’aurora, illuminare i vostri orizzonti”.

Alla cerimonia erano presenti il Primo Ministro Bob Loughman (in primo piano nell’immagine in basso a sinistra) e altri funzionari del governo, rappresentanti dei Consigli Nazionali dei Capi Malvatumauri e del Consiglio dei Capi Nikoletan, membri di diverse comunità religiose e rappresentanti di istituzioni bahá’í locali e nazionali.

Il Primo Ministro Loughman ha commentato la cerimonia, prendendo spunto dal simbolismo dell’albero di banyan, che a Vanuatu ha un significato culturale, per descrivere il tempio come una forza di unità e di pace. “Uccelli di ogni tipo, di tutti i colori, si posano sull’albero di banyan, ne mangiano i frutti e si rifugiano sotto la sua ombra. Allo stesso modo, questa Casa di culto è aperta a persone di ogni religione, credo ed estrazione. Tutti sono invitati a trarne beneficio.”

“Esorto la gente di Tanna e di Vanuatu, i giovani, i capi, tutti, a visitare la Casa di culto”, ha dichiarato.

Il programma è stato aperto da Henry Tamashiro, inviato della Casa Universale di Giustizia come proprio rappresentante all’evento. Tamashiro ha letto un messaggio della Casa di Giustizia indirizzato al raduno, nel quale si diceva, tra l’altro:”Questo sacro edificio risplende come un faro di luce. Possa esso diventare un centro dal quale s’irradiano forze spirituali, possa esso diffondere l’illuminazione del Signore e, quale fulgido raggio d’aurora, illuminare i vostri orizzonti”.

A questi sentimenti ha fatto eco il sindaco di Lenakel, Nakou Samuel: “Voglio che ci prepariamo per questa Casa di culto, che è un luogo di preghiera e di servizio.”

“Questo tempio servirà tutti. Ti servirà indipendentemente dal tuo credo. Questa è la tua casa. È una casa per tutta Tafea (la provincia in cui si trova Tanna) e per tutta Vanuatu.”

Per la cerimonia d’inaugurazione della Casa di culto bahá’í di Tanna sono affluite persone da tutta Vanuatu.

Durante tutto il programma, le esternazioni di speranza per il futuro si sono intrecciate con i riconoscimenti dei servizi prestati dalle generazioni passate. La realizzazione della Casa di culto è stata, in questo modo, collegata all’opera svolta dai primissimi bahá’í di questa terra, che accettarono la Fede nei primi anni ’50 del secolo scorso.

Partecipanti riuniti in picccoli gruppi all’interno del tempio per un programma devozionale.

Oggi, a Tanna, oltre 5000 persone partecipano ad attività bahá’í di costruzione della comunità, con i giovani in prima linea.

Serah, una giovane di Tanna, ha dichiarato: “Dobbiamo rendere servizio alla nostra società in uno spirito di altruismo e con fervente devozione. Questa è l’idea che la Casa di culto ha radicato profondamente nei nostri cuori”.

Ha poi aggiunto: “Usciamo talmente incoraggiati da questa cerimonia d’inaugurazione, che non vediamo l’ora di rientrare nelle nostre comunità per trasformare queste idee in azione”.

Oltre 5000 persone a Tanna stanno partecipando ad attività bahá’í di costruzione di comunità, con i giovani in prima linea.

Il tempio, ultimato di recente, riflette aspetti della cultura e della tradizione Ni-Vanuatu. Nalau Manakel, membro dell’Assemblea Spirituale Nazionale bahá’í di Vanuatu, ha affermato: «La forma stessa della Casa di culto ricorda un vulcano, e le nove ali del tetto rappresentano la terra e le valli, e i letti dei fiumi che scorrono tra di loro.

“Altri elementi del tetto rispecchiano anche la piuma indossata dai capi delle tribù e i bastoni per le danze usati dai ballerini toka, che indicano, in segno di rispetto, l’apice della cupola del tempio”.

All’apice della cupola è stato posta una rappresentazione calligrafica del simbolo sacro bahá’í, noto come il Più Grande Nome e riecheggiante l’invocazione “O Gloria del Gloriosissimo”.

Il signor Tamashiro, rappresentante della Casa Universale di Giustizia, ha approfondito il concetto stesso della Casa di culto, con questa considerazione: “Come falene verso una fiamma siamo attratti da questo tempio.

“Ci esorta tutti a riunirci e a comunicare con la Fonte della nostra essenza, a trarre ispirazione e a contribuire al miglioramento spirituale e materiale delle nostre comunità”.

Circa 3000 persone di diversi fedi religiose e di varie provenienze si sono ritrovate, sabato scorso, in occasione della cerimonia inaugurale della Casa di culto bahá’í di Tanna.