24 settembre 2021

INDORE, India — Un nuovo documento di ricerca, pubblicato congiuntamente dalla Cattedra bahá’í di Studi sullo sviluppo presso l’Università Devi Ahilya di Indore, in India, e dall’Istituto studi prosperità globale (ISGP), analizza la misura in cui le comunità fanno ricorso a principi, quali l’unità del genere umano e l’interconnessione tra umanità e natura, nel loro impegno volto a contribuire al bene comune.

Il documento, dal titolo Hope and Resilience: The Application of Spiritual Principles to Community Life (Speranza e resilienza: l’applicazione dei principi spirituali alla vita della comunità), mette a fuoco la creazione di una fitta rete nel circuito del sostegno sociale alla gestione delle problematiche relative alle acque nel contesto di insediamenti urbani informali, e fa parte di una serie di pubblicazioni di ricerca dell’ISGP dal titolo Occasional Papers on Insights from Practice (Occasional Papers su considerazioni derivanti dalla pratica).

Questa serie di pubblicazioni prende in esame modelli derivanti dal lavoro di gruppi, comunità e organizzazioni che si prodigano ad applicare, nelle loro vite ed attività quotidiane, i principi aggreganti e costruttivi che stanno alla base del loro impegno nel fronteggiare le sfide in atto e contribuire al progresso sociale.

“Oggi notiamo che molte persone sono profondamente legate a dei concetti spirituali e che le loro convinzioni costituiscono una potente fonte motivazionale, grazie alla quale vengono guidati a condurre una vita virtuosa e a contribuire allo sviluppo delle loro comunità,” dichiara Arash Fazli, professore associato e titolare della Cattedra bahá’í.

E soggiunge: “Questa idea non viene adeguatamente riconosciuta nella letteratura accademica sullo sviluppo e, pertanto, molto del lavoro sullo sviluppo sociale ed economico non riesce a sfruttare queste fonti motivazionali.”

In un ulteriore approfondimento, il documento così recita: “È presente in molti ricercatori e programmatori una sempre maggiore accettazione del fatto che il mancato riconoscimento degli aspetti spirituali, culturali e religiosi della vita umana e della società ostacolerà la realizzazione del benessere collettivo e della prosperità del genere umano.”

Nella collaborazione tra la Cattedra e l’ISGP si esplicita l’impegno di entrambe, volto a dare un proprio contributo al discorso sullo sviluppo.

La Cattedra bahá’í fu creata quasi trent’anni fa, con l’intento di promuovere la ricerca interdisciplinare e borse di studio nel campo dello sviluppo partendo da una prospettiva che considera la prosperità umana il risultato di un progresso sia materiale che spirituale.

L’ISGP, fondato nel 1999, è un’organizzazione di ricerca e di formazione educativa no-profit che trae ispirazione dagli insegnamenti bahá’í. Uno degli scopi dell’ISGP è di studiare, unitamente ad altri organismi, i ruoli complementari che possono essere svolti dalla scienza e dalla religione nel progresso della civiltà, partecipando alla ricerca su temi relativi alla vita dell’umanità, nella loro veste di sistemi di conoscenza e pratica in evoluzione.

Il documento è disponibile sul sito dell’ISGP.