I rappresentanti di alcune comunità nazionali baha’i si sono recentemente incontrati nel Centro Mondiale Baha’i per riflettere sulle recenti esperienze di apprendimento sulla partecipazione ai discorsi della società. Il Baha’i World News Service ha colto l’occasione per intervistarne alcuni gruppi sulle esperienze e sulle idee acquisite in questo campo. Leggete la seconda di queste conversazioni nell’articolo di questa settimana. La prima parte è disponibile qui.

CENTRO MONDIALE BAHA’I, 27 dicembre 2018, (BWNS) – Negli ultimi anni il movimento delle popolazioni attraverso le frontiere, la diversità religiosa, le tensioni interreligiose, la violenza settaria, il malcontento giovanile e la vulnerabilità alla radicalizzazione si sono m olto intensificati. Questi e vari altri fattori hanno contribuito a portare la religione alla ribalta in ogni regione del mondo e sulla scena internazionale.

Ascoltate un podcast in inglese sulla partecipazione ai discorsi della società in news.bahai.org/podcast.

Vedendo le forze che stanno modificando le varie società, molti leader stanno applicando modi costruttivi per affrontare le più pressanti sfide dell’umanità. In questo contesto, governi, studiosi, eminenti pensatori e attori della società civile hanno cercato di comprendere meglio i contributi positivi che le comunità religiose possono offrire alla società.

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Vedendo le forze che stanno modificando le varie società, molti leader stanno applicando modi costruttivi per affrontare le più pressanti sfide dell’umanità. In questo contesto, governi, studiosi, eminenti pensatori e attori della società civile hanno cercato di comprendere meglio i contributi positivi che le comunità religiose possono offrire alla società.

«Un tempo in Canada si pensava che la religione sarebbe scomparsa», afferma Geoffrey Cameron. «Nonostante la prosperità e il progresso in tutto mondo, le nostre società devono affrontare enormi sfide sociali, politiche e culturali. Ed è difficile pensare che esse possano essere vinte senza attingere onestamente alle idee offerte dalla religione. Dobbiamo cercare nuovi modi per parlare di religione, non solo del suo contributo alla nostra vita personale, ma anche della sua relazione con la trasformazione sociale delle nostre comunità».

«Abbiamo bisogno di acquisire questa visione unificante del ruolo della religione nella società», spiega Lyazzat Yangaliyeva, dal Kazakistan. Una generazione fa, quel paese è emerso dall’ex Unione Sovietica e dal suo ateismo scientifico imposto dal governo. In quanto nazione multi-religiosa, il Kazakistan sta oggi cercando di avvalersi delle competenze costruttive della religione per il miglioramento della società. «Stiamo cercando di capire l’importante ruolo che la religione può svolgere, ad esempio, nel rafforzare la moralità tra i giovani o nel contribuire ad affrontare le diverse sfide sociali che il nostro paese deve vincere oggi, come la corruzione».

Riflettendo sull’attuale realtà in India, Arash Fazli aggiunge: «Nell’ultimo decennio, la questione della religione è stata per lo più legata al tema dell’unità e della coesione sociale. E in parte ciò è dovuto alle voci sempre più forti e sfacciate provenienti da gruppi fondamentalisti religiosi estremi che si sono sempre affermati in ambito pubblico».

«Così, quando abbiamo incominciato a pensare a come dialogare in modo significativo con altri attori sociali sul ruolo della religione nella società, abbiamo trovato che il tema principale da affrontare era questo: come dissipare i vari malintesi sulla religione che causano disunione fra le comunità religiose e come promuovere una concezione della religione che sia veramente unificante».

In questo episodio del podcast, la dottoressa Cameron, la signora Yangaliyeva e il dottor Fazli vengono intervistati da Rachel Bayani, che si avvale della sua esperienza come rappresentante dell’ufficio della Baha’i International Community di Bruxelles.