26 dicembre 2022

VANCOUVER, Canada — A Vancouver cresce il numero dei giovani che cercano di scoprire in che modo la musica possa risvegliare sentimenti nobili ed essere fonte di ispirazione e conforto per i loro coetanei. Le canzoni da loro create, che si rifanno alle proprie esperienze e a quelle dei loro amici, ripercorrono le storie di giovani adolescenti che subiscono profondi cambiamenti, diventando maggiormente consapevoli nella loro vita della propria identità spirituale e del potenziale del proprio contributo alla società.

L’iniziativa scaturisce dall’impegno profuso da questi giovani nell’approfondimento dei concetti esposti nei programmi educativi bahá’í e volti a coltivare la capacità dei giovani di servire la società e di sviluppare la propria espressività artistica.

I giovani che prendono parte alle attività bahá’í di costruzione di comunità cercano di scoprire in che modo la musica possa risvegliare grandi aspirazioni e comportamenti per il miglioramento della società.

I giovani facilitatori hanno osservato che, concentrandosi sul potere del linguaggio nel plasmare la propria concezione del mondo, questi programmi aiutano i partecipanti più giovani ad esprimere meglio i propri pensieri e convinzioni, rafforzandone la capacità di resistere alle influenze negative come, ad esempio, il consumismo.

Una delle canzoni realizzate dai giovani, Listen Closer (Avvicinati ad ascoltare n.d.t.), tratta del concetto di resistere alle spinte del materialismo:

Questa voce mi dice di vivere per il piacere
Puntare al tempo libero, cedere alla pressione
Ma noi abbiamo bisogno di qualcosa di valore da misurare
Quando ascoltiamo la verità, quello è il vero tesoro

Dinuk, un facilitatore dei gruppi giovanissimi del suo quartiere, afferma: “È veramente diverso dalla musica della cultura pop a cui sono esposti i giovani, dove più che altro si fanno affermazioni provocatorie. Per contrasto, noi abbiamo voluto creare musica che permettesse davvero ai giovani di vedersi come protagonisti.

“Ne è un buon esempio una canzone che parla di un giovanissimo che si accorge della presenza di una vittima di bullismo e valuta come sia il caso di reagire”.

Suona la campanella è ora di pranzo Vedo i miei amici tutti insieme Poi vedo qualcuno in disparte Qualcuno con cui non ho mai parlato Devo andare a salutarlo? Voglio dimostrare che a lui ci tengo So che i miei amici mi stanno guardando Mentre mi chiedo: cosa fare?

Shadi, tra gli organizzatori dell’iniziativa, così si esprime sul potere della musica di influenzare chi l’ascolta: “Se per parecchi mesi ti rivolgi a qualcuno cantando testi contenenti frasi negative, anche chi ti ascolta inizierà a parlare così”.

Un partecipante, di nome Jason, aggiunge che le dure prove che alcuni dei suoi coetanei si trovano ad affrontare sono rese più dure dai messaggi negativi della musica popolare. “Quando poi vi sovrapponi un altro strato di musica negativa, e loro dicono le parole, questo non li aiuta, ed è davvero uno spettacolo triste.”

Le canzoni da loro create, che si rifanno alle proprie esperienze e a quelle dei loro amici, ripercorrono le storie di giovani adolescenti che, diventando maggiormente consapevoli nella loro vita della propria identità spirituale e del potenziale del proprio contributo alla società, subiscono profondi cambiamenti.

Shadi osserva che l’ascolto di musica edificante e positiva ha un effetto decisamente diverso sull’essere e sul comportamento di un individuo, in grado di mettere in risalto lo straordinario potere della musica di influenzare lo spirito umano.

Aaliyah, anch’essa facilitatrice dei gruppi giovanissimi, descrive le canzoni che nascono grazie a questa iniziativa: “un’area musicale inespressa, con testi che promuovono valori positivi… Come avere musica bella da ascoltare, ma su cose con cui possiamo identificarci. “

Nella scrittura delle canzoni, l’iniziativa adotta un atteggiamento collaborativo. “Le canzoni non appartengono mai a una sola persona”, afferma Shadi.

I partecipanti, tutti con livelli diversi di esperienza musicale, si riuniscono ogni tre mesi per due weekend consecutivi per realizzare canzoni che mettano in risalto veri principi spirituali.

I partecipanti, tutti con livelli diversi di esperienza musicale, si riuniscono ogni tre mesi per due weekend consecutivi. Durante queste sessioni, riflettono su alcuni concetti spirituali, come la consultazione, l’importanza del servizio e la natura della vera amicizia. Discutono anche delle complessità ed esigenze dei loro quartieri. Questi incontri sono fonte d’ispirazione per le canzoni create dai giovanissimi.

L’iniziativa di Vancouver è tra le tante che hanno luogo in ogni parte del mondo e grazie alle quali le persone che partecipano alle attività bahá’í di costruzione di comunità imparano a conoscere il potere della musica di ispirare speranza e azione per il miglioramento della società.

In passato, il BWNS ha già riferito di iniziative simili che lavorano a stretto contatto con gli istituti di formazione bahá’í. In Ecuador, una serie di seminari ha dato vita a canzoni sul cambiamento sociale. Intanto, un gruppo di giovanissimi della Nuova Zelanda ha cercato di scoprire in che modo la musica possa migliorare la comprensione dei concetti morali, e in Zambia la musica è stata un elemento essenziale nel lavoro svolto per lo sviluppo del popolo Lunda.

I giovani facilitatori hanno osservato che, concentrandosi sul potere del linguaggio nel plasmare la propria concezione del mondo, questi programmi aiutano i partecipanti più giovani ad esprimere meglio pensieri e convinzioni, rafforzandone la capacità di resistere alle influenze negative come, ad esempio, il consumismo.