3 ottobre 2022

ABU DHABI, Emirati Arabi Uniti – I bahá’í degli Emirati Arabi Uniti stanno cercando di ricorrere a un nuovo tipo di dialogo dal quale possa scaturire una nuova concezione del ruolo costruttivo della religione nella società contemporanea.

«La religione ha un ruolo straordinario da svolgere nel promuovere la nobiltà delle persone e ispirare l’umanità a costruire una civiltà prospera e pacifica», afferma Roeia Thabet, membro dell’Ufficio per le Relazioni pubbliche dei bahá’í degli Emirati Arabi Uniti.

In un’intervista rilasciata al News Service, la dottoressa Thabet analizza gli spunti di riflessione e le esperienze maturate su questo argomento dall’Ufficio, grazie all’apporto dato al discorso nazionale.

La promozione di un’identità condivisa

Durante i dibattiti svoltisi con altri attori sociali, i bahá’í degli Emirati Arabi Uniti hanno approfondito il concetto in base al quale, per quanto importanti siano la proclamazione della diversità e l’esortazione alla coesistenza, è essenziale per un progresso duraturo un’identità condivisa fondata sul principio dell’unità del genere umano.


Negli Emirati Arabi Uniti, i bahá’í hanno realizzato un cortometraggio sull’importanza della preghiera e del servizio alla società nel quale appaiono i seguaci di diverse fedi religiose.

“Se l’umanità vuole superare un modello di conflittualità ormai radicato e tendere ad un mondo caratterizzato dall’armonia e dalla cooperazione, la consapevolezza e l’accettazione di questo principio diventano indispensabili”, afferma la dottoressa Thabet.

Gli spazi di consultazione creati dall’Ufficio a livello nazionale hanno visto riuniti vari segmenti della società, come ad esempio alcuni leader di comunità religiose, accademici e organizzazioni della società civile, in ambienti inclusivi che consentono l’armonizzazione delle diverse prospettive e l’aumento dei punti d’unione.

“Instaurare la pace è una responsabilità dell’intero genere umano e, per raggiungere questo obiettivo, è necessario abbandonare qualsiasi tipo di pregiudizio che permetta a chicchessia di ritenersi superiore”, soggiunge. “Questi forum infondono la speranza che, nonostante le differenze, la gente possa unirsi per agire e cambiare le cose, indipendentemente dall’estrazione e dalla provenienza”.

Raggiungere la coerenza tra credo e pratica religiosa

L’Ufficio per le Relazioni pubbliche ha constatato che i dibattiti che hanno luogo tra le comunità religiose si rivelano più produttivi quando i partecipanti riflettono sul concetto di coerenza tra credo e pratica religiosa.

In una tavola rotonda organizzata nel 2022 in occasione della Fiera Internazionale del Libro di Abu Dhabi, Roeia Thabet (seconda da sinistra) ha dichiarato che “nella gente la religione deve alimentare un forte desiderio di agire per il benessere del genere umano.”

La dottoressa Thabet ha trattato questo argomento alla Fiera Internazionale del Libro di Abu Dhabi del 2022, in un forum intitolato “Il ruolo della religione nella promozione della pace nel mondo”, in occasione del quale ha affermato che “la religione deve alimentare nella gente un forte desiderio di agire per il benessere del genere umano. I frutti della religione si possono misurare dal livello del suo contributo alla creazione di gradi più elevati di coesione e di pace”.

L’Ufficio per le Relazioni pubbliche rileva che molti spunti per una riflessione sulla promozione di una maggiore collaborazione e sul rafforzamento delle amicizie tra i diversi attori sociali sono tratti dall’impegno dei bahá’í per la costruzione di comunità.

La dottoressa Thabet afferma: “È un impegno che punta allo sviluppo della capacità delle persone di servire i loro concittadini in ambienti consultivi aperti a tutti e liberi da qualsiasi forma di pregiudizio”.

Foto scattate in occasione di alcuni incontri di base organizzati dai bahá’í degli Emirati Arabi Uniti per un’analisi dell’importante ruolo ricoperto dai giovani nel contribuire alla trasformazione sociale.

Grazie a queste attività, i partecipanti accrescono la loro capacità di identificare le cause profonde delle sfide sociali che i loro quartieri devono affrontare, alla luce di principi spirituali come la giustizia, l’uguaglianza tra donne e uomini e l’armonia tra scienza e religione.

“In questo contesto”, afferma la dottoressa Thabet, “le persone provenienti da diversi strati sociali ottengono chiarezza sullo scopo della loro vita, coltivano un desiderio di benessere per i loro concittadini e superano le loro differenze lavorando insieme per soddisfare i bisogni dei loro quartieri in termini pratici e concreti”.

L’Ufficio per le relazioni esterne prevede il prosieguo dell’analisi del contributo che la religione può apportare alla trasformazione sociale in una serie di forum che si terranno nei prossimi mesi.

Negli ultimi anni, il dibattito nazionale sulla coesistenza ha acquisito un rilievo considerevole non solo negli Emirati Arabi Uniti ma in tutta la regione araba. Nel 2019 è stato pubblicato un libro, ufficialmente patrocinato, dal titolo Celebrating Tolerance: Religious Diversity in the United Arab Emirates (Celebrare la tolleranza: la diversità religiosa negli Emirati Arabi Uniti n.d.t.) in omaggio all'”Anno della tolleranza”. Si tratta di un compendio che raccoglie le esperienze di diverse comunità religiose degli Emirati Arabi Uniti e il loro contributo alla coesistenza pacifica nella società degli Emirati.