28 settembre 2022
PORT MORESBY, Papua Nuova Guinea – Sulla sommità di una collina di Port Moresby, capitale di Papua Nuova Guinea, sta sorgendo la Casa di culto bahá’í, una struttura sacra che rappresenta il connubio tra devozione e servizio alla società. Per i residenti nella zona, negli ultimi tempi, questo tema (che è il fondamento dello scopo di tutte le Case di culto bahá’í) è diventato fonte d’ispirazione per contribuire alla realizzazione del tempio nazionale grazie ad un progetto di tessitura.
La scorsa settimana, alcune persone provenienti dai quartieri limitrofi si sono ritrovate sul terreno del tempio e, facendo ricorso alla propria esperienza e abilità, hanno cominciato a tessere strisce di alluminio ed a creare un motivo tradizionale decorativo per le pareti interne dell’edificio centrale. In Papua Nuova Guinea, la tessitura è una forma d’arte tramite la quale le persone interagiscono quotidianamente, realizzando alcuni oggetti come i cesti per occasioni speciali, le stuoie per la casa o per un regalo ad amici e altri prodotti di uso quotidiano.
Il design della cupola del tempio e il motivo tessile destinato al suo interno simboleggiano l’unità e l’incontro tra persone di diversa estrazione. Yori Moigamu, un volontario proveniente dalla zona periferica di Hohola, dice: “Questa Casa di culto appartiene a tutti noi. E, per noi, questa è una grande motivazione per lavorare qui, tutti insieme”.
Confucio Ikoirere, Segretario dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í di Papua Nuova Guinea, spiega che questi sentimenti sono comuni a tutte le persone che visitano il luogo del tempio per pregare e offrire il proprio servizio. “Una volta ultimata, la Casa di culto sarà aperta a chiunque cerchi conforto e serenità. Sarà un luogo in cui ognuno potrà meditare a fondo sulla propria vita, riflettere su come vincere le sfide e servire la propria società”.
Nella galleria foto che segue, troverete alcune immagini relative allo stato di avanzamento dei lavori.
Nei mesi scorsi sono stati fabbricati in cantiere e poi montati circa 270 telai per finestre. Esse permetteranno il passaggio della luce naturale all’interno della Casa di culto.
Albert Lawe, un residente locale che ha collaborato al progetto di tessitura, ha dichiarato: “È stata un’esperienza davvero unica. Questa attività è il fondamento della nostra cultura e del nostro stile di vita. Tutto ruota intorno alla tessitura.”