4 gennaio 2022

Il convegno dei Corpi continentali dei Consiglieri, iniziato giovedì scorso, si è concluso ieri con la lettura di un messaggio della Casa Universale di Giustizia indirizzato ai bahá’í di tutto il mondo.

Il messaggio afferma che: “Le sfide globali che l’umanità deve ora affrontare sono una dura prova della sua volontà di mettere da parte l’interesse personale a breve termine e di venire a patti con questa nuda realtà spirituale e morale: c’è una sola famiglia umana interconnessa che condivide una preziosa patria”.

Negli ultimi sei giorni, tema principale del dibattito tra i Consiglieri è stato la capacità della comunità bahá’í mondiale di intensificare l’impegno nel contribuire ad un progresso sociale fondato sul principio spirituale dell’unità.

Alcuni Consiglieri in silenziosa contemplazione nei pressi del Mausoleo di Bahá’u’lláh.

Nel commento finale, i Consiglieri hanno concluso che il raggiungimento di questo obiettivo dipende da un importante ampliamento della portata dei programmi educativi bahá’í, che formano la capacità di servizio, al centro della quale c’è la fede nella prerogativa di una popolazione di diventare protagonista del proprio sviluppo.

Al termine del convegno, i Consiglieri hanno visitato in processione il Mausoleo di Bahá’u’lláh per pregare per il benessere dell’umanità e prepararsi spiritualmente alle consultazioni suddivise per aree geografiche che seguiranno nei prossimi giorni.

In Terra Santa era presente la grande maggioranza dei Consiglieri, mentre per alcuni, impossibilitati a viaggiare, è stato previsto il collegamento a distanza. Durante il convegno le consultazioni sono state tradotte simultaneamente in sei lingue.