21 febbraio 2021

HARGAWAN, India — Sono iniziati oggi gli scavi per la prima casa di culto bahá’í locale indiana, edificio da cui si diffonderà lo spirito di culto e di servizio promosso da decenni nella zona denominata Bihar Sharif. La cerimonia inaugurale ha segnato il varo della costruzione dell’edificio, annoverato tra i sette templi bahá’í preannunciati nel 2012.

La cerimonia ha visto riunite autorità locali, rappresentanti della comunità bahá’í e residenti della zona. L’evento ha avuto inizio con preghiere e deep prajwalan, l’usanza indiana di accendere una lampada a simboleggiare il conseguimento della conoscenza, della purezza e della connessione con il divino. Un ruolo speciale nel programma lo hanno avuto i bambini e i giovani, che hanno contribuito all’atmosfera devozionale con canzoni e rappresentazioni musicali.

La cerimonia inaugurale di avvio dei lavori di costruzione della Casa di Culto locale di Bihar Sharif, in India, ha visto riunite autorità locali, rappresentanti della comunità bahá’í e residenti della zona.

Commentando la cerimonia, Amod Kumar, che presiede un ente civico, il Panchayat di Hargawan, nel Bihar Sharif, ha così espresso i propri auspici per il tempio. “Oggi la nostra società è divisa in caste, religioni e generazioni. Qui gli insegnamenti bahá’í hanno contribuito a unificare le persone, in particolare i bambini e i giovani che partecipano ai programmi di educazione morale della comunità bahá’í. Ora quest’area ha ricevuto la Casa di Culto come dono divino, e si spera che la comunità locale ne trarrà beneficio, sulla via che porta al progresso e alla prosperità”.

Amritha Ballal, uno dei soci fondatori di SpaceMatters, lo Studio di architetti che ha progettato la Casa di Culto, durante il suo intervento alla cerimonia inaugurale.

Naznene Rowhani, Segretaria dell’Assemblea Spirituale Nazionale bahá’í indiana, ha dichiarato: “Nella nostra variegata società, l’unità e l’armonia sono state espresse attraverso la gloriosa tradizione vedica indiana del vasudhaiva kutumbakam: il mondo è un’unica famiglia. … [Il tempio] sarà un fulgido simbolo del vasudhaiva kutumbakam in azione, dove tutti, indipendentemente da comunità, casta, colore o credo religioso, saranno invitati a comunicare con il loro Creatore. Questa tradizione si riafferma e si manifesta nelle parole di Bahá’u’lláh: ‘Non vi consideriate l’un l’altro come estranei. Voi siete i frutti di un solo albero e foglie di un solo ramo. Tanto potente è la luce dell’unità da illuminare il mondo intero’.”

Un ruolo speciale nel programma lo hanno avuto i bambini e i giovani, che hanno contribuito all’atmosfera devozionale con canzoni e rappresentazioni musicali

La cerimonia inaugurale è culminata con la posa, sul terreno dove sorgerà il tempio, della terra proveniente da numerosi villaggi dello stato del Bihar. Questo gesto simboleggia l legame tra le migliaia di abitanti di quei villaggi e la Casa di Culto.

“Centinaia di persone – giovani e anziani, donne e uomini, contadini, operai, studenti, medici, imprenditori – che alla fine si ritrovano ogni giorno nella Casa di Culto e si rivolgono all’Onnipotente, rappresentano un ulteriore rafforzamento dei legami di unità formatisi in questa comunità”, ha dichiarato Rahul Kumar, membro del Consiglio continentale dei Consiglieri dell’Asia.

Alla cerimonia inaugurale è stato presentato un modello in scala del progetto del tempio e delle strutture circostanti.

Parlando della cerimonia, la signora Rowhani ha spiegato che il Tempio apparterrà a tutte le persone del Bihar Sharif. “La comunità bahá’í indiana spera ardentemente che questo magnifico edificio sia un luogo in cui l’umanità che vi entrerà, troverà armonia, pace e spiritualità.”

L’inaugurazione fa seguito alla presentazione del progetto della Casa di Culto, avvenuta lo scorso mese di aprile.

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