Immagine in copertina: una foto della sala dell’Assemblea Generale alle Nazioni Unite a New York (photo credit: UN Photo/Manuel Elias)

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha condannato l’Iran per le violazioni dei diritti umani in corso contro i baha’i e altri che subiscono gravi restrizioni della libertà di pensiero, di coscienza, di religione e di convinzione.

Lunedì, l’Assemblea generale ha approvato una risoluzione formulata il mese scorso dal suo Terzo Comitato che invita il governo iraniano a «liberare tutti i praticanti religiosi imprigionati per la loro appartenenza a un gruppo religioso minoritario riconosciuto o non riconosciuto o per attività da loro svolte per suo conto, compresi i dirigenti baha’i ancora imprigionati».

La comunità internazionale ha anche annotato nella risoluzione gli attacchi dell’Iran contro i luoghi di culto e i cimiteri baha’i e «altre violazioni dei diritti umani, tra cui molestie, intimidazioni, persecuzioni, arresti e detenzioni arbitrarie, negazione dell’accesso agli studi e incitamento all’odio che suscita violenze contro» i baha’i e altre minoranze religiose. Il voto è stato 84 contro 30, con 67 astensioni.