In Italia, dove le misure per prevenire la diffusione della malattia da coronavirus hanno ormai relegato in casa la maggior parte delle persone, le comunità bahá’í stanno trovando mezzi creativi per continuare a svolgere attività che portano speranza, anche attraverso videoconferenze.
MANTOVA, Italia, 13 marzo 2020, (BWNS) – In un momento in cui molte parti del mondo sono alle prese con la crisi globale della malattia da coronavirus (COVID-19), in alcune delle aree più colpite i bahá’í stanno trovando il modo di essere utili alle loro società. Anni di esperienza in attività di costruzione della comunità hanno insegnato loro a rispondere con creatività e intraprendenza alle circostanze attuali.
In Italia, dove le misure preventive hanno ormai relegato in casa la maggior parte delle persone, le comunità continuano a svolgere attività che portano speranza. Molte di queste iniziative si sono temporaneamente spostate online, con persone che tengono videoconferenze per sostenersi a vicenda, pregare insieme e far progredire le attività educative della comunità bahá’í che creano legami di amicizia e costruiscono capacità per servire la società.
Un’insegnante di corsi di educazione morale per bambini racconta come sta lavorando in queste condizioni: «Preparo materiale digitale e audiovisivo per la classe e lo distribuisco online alle famiglie. I bambini lavorano a casa e poi discutono con i genitori, le sorelle e i fratelli».
In altri Paesi in cui le scuole sono chiuse, i bahá’í seguono a distanza i bambini mentre svolgono i compiti a casa. I bambini si riuniscono in piccoli gruppi anche online per aiutarsi a vicenda nel lavoro scolastico.
I bahá’í in Italia telefonano a familiari e amici, colleghi e conoscenti, semplicemente per dire una parola di incoraggiamento. Molte di queste telefonate sono state occasioni per aprire conversazioni profonde e hanno rafforzato legami di amicizia.
«Questo momento ci sta facendo capire che non siamo invincibili», dice un membro della comunità bahá’í italiana. «Ci sta offrendo l’opportunità di riflettere su questioni alle quali, in altri momenti, forse non dedichiamo abbastanza tempo».
In una lettera inviata martedì ai bahá’í italiani, l’Assemblea Spirituale Nazionale del Paese dice: «Abbiamo anche visto innumerevoli esempi di solidarietà e lealtà da parte di operatori sanitari, insegnanti, professionisti di ogni genere e cittadini responsabili che hanno risposto prontamente a questa situazione di emergenza, dimostrando l’innata nobiltà dell’essere umano e che la sua vera natura… è quella di dare, di servire, di contribuire al progresso».