21 dicembre 2023
LONDRA — Nei giorni scorsi, presso la Portcullis House di Westminster, è stato organizzato un ricevimento speciale in commemorazione di un’importante pietra miliare: il centenario dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í del Regno Unito.
Il tema dell’incontro, incentrato su un’analisi approfondita dell’impegno nella promozione dell’armonia sociale, ha messo a fuoco l’importante ruolo delle relazioni solidali tra le persone, le comunità e le istituzioni nel favorire una società più unita.
Shirin Taherzadeh, membro dell’Assemblea Spirituale Nazionale, ha posto l’accento sul principio dell’unità come spinta fondamentale nel plasmare queste relazioni. Facendo riferimento agli insegnamenti di Bahá’u’lláh, ha dichiarato: “Siamo tutti creati ‘dalla stessa polvere’. Siamo tutti membri di un’unica famiglia umana e co-amministratori di un unico pianeta”.
Ha citato ancora Bahá’u’lláh, dicendo: «Il benessere, la pace e la sicurezza dell’umanità saranno irraggiungibili, a meno che e finché la sua unità non sia saldamente stabilita».
La signora Taherzadeh ha aggiunto che questa unità non è uniformità ma una celebrazione della diversità, indispensabile per il tessuto di una società pacifica.
L’incontro è stato ospitato dal Gruppo parlamentare interpartitico sulla fede bahá’í e ha visto riuniti un centinaio di partecipanti, tra cui esponenti governativi, leader della società civile, giornalisti e rappresentanti di diverse comunità religiose.
L’evento commemorativo, presieduto dal deputato membro del parlamento Alistair Carmichael, ha visto riuniti un centinaio di partecipanti, tra cui esponenti governativi, leader della società civile, giornalisti e rappresentanti di diverse comunità religiose.
Il ricevimento è stato arricchito dalla sentita partecipazione di diversi giovani, provenienti da New Cross, un quartiere del distretto londinese di Lewisham, e impegnati nei programmi bahá’í di educazione morale. Le loro comuni esperienze hanno rimarcato il ruolo fondamentale delle interazioni tra i giovani e le agenzie educative bahá’í nello sbloccare l’immenso potenziale di cui sono dotati per contribuire al miglioramento della società.
Elizabeth, una ragazza di New Cross, ha espresso il suo pensiero sulla validità dei programmi nel riuscire ad ampliare la sua visuale, potenziando il senso di responsabilità verso le generazioni future. “Gli insegnamenti bahá’í dicono che ogni bambino è una miniera ricca di gemme di inestimabile valore che solo l’educazione può far rivelare. Voglio aiutare i bambini a trovare dentro di sé quelle gemme, le qualità spirituali che tutti loro possiedono”.
Un altro giovane, Alex, ha descritto più a fondo l’impatto derivante dalla sua partecipazione alle iniziative bahá’í di costruzione di comunità. “Mi ha permesso di esprimermi e mi ha indicato le scelte che portano alla speranza o alla disperazione. Da subito ho voluto diventare facilitatore per un altro gruppo di bambini. Ero motivato dall’esempio dei miei amici. Volevo aiutare gli altri come me ed essere di buon esempio”.
Richiamandosi a questo sentimento, un altro giovane di New Cross, Caleb, così si è espresso sui programmi educativi che gli hanno insegnato il valore di sentirsi parte di qualcosa più grande di lui: “Ho imparato non solo a far parte di un quartiere ma anche a far parte di una famiglia”.
Il ricevimento è stato arricchito dalla sentita partecipazione di diversi giovani provenienti da New Cross, un quartiere del distretto londinese di Lewisham, che hanno parlato della loro esperienza nei programmi educativi bahá’í per lo sviluppo della capacità di servizio alla società.
L’effetto trasformativo di queste iniziative, avvertito non solo dai giovani, è stato riconosciuto anche dagli esponenti politici, come ha sottolineato il deputato membro del parlamento Alistair Carmichael: “Partecipando alla vita delle loro comunità e impegnando con dedizione il loro tempo nell’educazione delle generazioni più giovani, oggi questi giovani ci hanno indicato la via da seguire”.
Attraverso i resoconti dei giovani, i partecipanti hanno acquisito la visione di una dinamica straordinaria: allorché gli individui si sentono valorizzati nel servizio, le agenzie veicolano quell’energia in modo efficace e la comunità fornisce un sostegno educativo, in quel momento si attiva un processo di trasformazione. Questo spirito collaborativo promuove un profondo senso di appartenenza che alimenta il desiderio dei giovani di contribuire alle necessità del loro quartiere. I giovani hanno osservato che questa spirito non ha favorito solo la crescita personale, ma ha anche favorito una comunità più forte e coesa.
Questi concetti sono stati approfonditi in un video realizzato per l’occasione dall’Ufficio bahá’í per le Relazioni esterne.
Alcune scene tratte dal video realizzato per l’occasione dall’Ufficio bahá’í delle Relazioni esterne.
In un suo commento sullo sviluppo della comunità bahá’í nel Regno Unito, Patrick O’Mara, segretario dell’Assemblea Nazionale del Regno Unito, ha dichiarato: “Negli ultimi cent’anni, la comunità bahá’í si è dedicata a promuovere un identità condivisa che vede tutte le persone come membri di un’unica famiglia umana.”
“Attraverso la collaborazione con i nostri concittadini, abbiamo imparato a dare il nostro apporto grazie agli spunti di riflessione derivanti da esperienze correlate alle complesse sfide che la nostra società deve affrontare”.
Il ricevimento è stato caratterizzato da esibizioni artistiche e presentazioni sul lavoro dei bahá’í del Regno Unito per contribuire al progresso sociale.