19 dicembre 2022
MANAMA, Bahrein — In Bahrein, ultimamente, il discorso sulla coesistenza ha ricevuto rinnovata attenzione a seguito della serie di incontri promossi a livello nazionale da re Hamad bin Isa Al Khalifa e intitolati “The Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence”, (Il Forum del Bahrein per il dialogo: Oriente e Occidente per la coesistenza umana” n.d.t.).
Alcuni di questi incontri hanno visto la partecipazione di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar. I forum hanno anche riunito altri leader religiosi, rappresentanti del governo e della società civile, membri dell’Ufficio per le Relazioni esterne dei bahá’í del Bahrein, nonché Bani Dugal, rappresentante della Bahá’í International Community, per prendere in esame alcune questioni riguardanti l’armonia sociale.
Il contributo della comunità bahá’í ai dibattiti, che hanno ricevuto ampia copertura da numerosi organi d’informazione nazionali, si è concentrato sull’importante ruolo che la religione può svolgere nel progresso sociale.
In un programma radiofonico trasmesso in tutto il Paese, Jalal Khalil, membro dell’Ufficio per le Relazioni esterne, ha parlato di un raduno devozionale, tenuto su base mensile dai bahá’í del Bahrein, che vede riuniti diversi attori sociali a livello nazionale.
“Questi incontri promuovono l’unità intrinseca del genere umano e consentono ai partecipanti di riconoscere il fatto che il benessere degli individui è legato al benessere della loro società”, ha affermato Khalil.
Ha inoltre spiegato che i bahá’í del Bahrein comprendono appieno l’enorme valore espresso dai forum, che consentono a persone di diversa estrazione di costruire una visione comune per un mondo materialmente e spiritualmente prospero. “Il dialogo interreligioso sulla tolleranza e il servizio all’umanità è della massima importanza”, ha affermato. “Permettono alle persone di arrivare a una interpretazione condivisa che la religione, nella sua essenza, può essere un mezzo per conseguire l’amore e l’unità tra tutti i popoli”.
Un ricevimento tenuto dall’Ufficio bahá’í per le Relazioni esterne ha visto riuniti funzionari, rappresentanti di comunità religiose e giornalisti per una disamina sul ruolo costruttivo della religione nella società. Bani Dugal, rappresentante della Bahá’í International Community, ha pronunciato il discorso di apertura.
Il rapporto tra preghiera e servizio è stato ulteriormente analizzato da alcune autorità e rappresentanti delle comunità religiose in occasione di un evento organizzato dall’Ufficio per le Relazioni esterne, che ha visto la partecipazione della signora Dugal.
“Il culto e il servizio all’umanità sono indissolubilmente legati”, ha commentato Bani Dugal.
“In sostanza, la preghiera deve essere vissuta all’interno di una vita che abbia uno scopo”, ha proseguito Bani Dugal, “Questo principio è insito nei luoghi di culto che stanno sorgendo nelle comunità bahá’í nazionali e locali di tutto il mondo. Si tratta di luoghi… aperti a tutti senza alcuna eccezione… a testimonianza del fatto che comunità di religoni diverse possono davvero promuovere insieme la causa della pace”.
Durante un’intervista ad un programma televisivo nazionale molto seguito, Khalil ha sottolineato il principio dell’unità nella diversità rifacendosi alla metafora del corpo umano per mettere in risalto l’interdipendenza del genere umano.
“Ogni organo e ogni cellula del corpo umano”, ha detto, “ha una specifica funzione e composizione. Sono l’unità e la cooperazione esistenti tra questi organi e cellule a rendere perfetto il corpo umano. Nella stessa ottica… tutto il genere umano può unire le proprie forze. E questa diversità deve essere fonte di bellezza e ricchezza”.
Kahlil ha aggiunto che sebbene la coesistenza rappresenti un nobile obiettivo, questa metafora mira a qualcosa di più grande. Il concetto di unità, così come descritto negli insegnamenti bahá’í, ha affermato, esorta la gente non solo a travalicare le differenze, ma ad operare a un livello in cui ognuno agisce per il miglioramento di tutti.
L’argomento è stato fonte d’ispirazione per un nuovo video realizzato dai bahá’í del Bahrein che mostra giovani di diversa estrazione mentre cantano di inclusività, unità e servizio ai propri simili. La trasmissione del video sui programmi televisivi nazionali ha coinciso con le celebrazioni per il National Day del Paese e rientra nell’ambito del contributo apportato dall’Ufficio per le Relazioni esterne al discorso sull’armonia sociale.