21 dicembre 2024

Il podcast ripercorre la ricca storia della comunità bahá’í dell’Uzbekistan, evidenziando l’impegno da essa profuso negli ambiti dell’istruzione, dell’uguaglianza fra donne e uomini e dell’armonia sociale.

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In un recente podcast del News Service, Farrukh Rasulov, membro dell’Ufficio bahá’í per le Relazioni esterne dell’Uzbekistan, analizza i contributi che i bahá’í di quel Paese hanno apportato al progresso sociale negli ultimi decenni.

La Fede bahá’í è presente nell’odierno Uzbekistan fin dal XIX secolo, quando formava una regione più vasta con Ashgabat (nell’attuale Turkmenistan), dove era stata costruita la prima Casa di culto bahá’í sotto il guida di ‘Abdu’l-Bahá. Intorno a questo tempio erano sorte scuole sia maschili sia femminili, ispirate al principio bahá’í dell’uguaglianza tra donne e uomini.

«Non possiamo raggiungere l’unità della società se metà della popolazione resta priva di istruzione», ha spiegato Rasulov.

Oggi, l’impegno educativo viene portato avanti grazie ai programmi educativi morali e spirituali bahá’í che consentono ai partecipanti di diventare più consapevoli della propria identità spirituale e di sviluppare capacità di servizio alla società.

Rasulov ha precisato che queste iniziative educative stanno avendo importanti ripercussioni in tutto il Paese, in particolare nella makhalla, la tradizionale configurazione che caratterizza la vita di quartiere nell’Uzbekistan.

Ha raccontato l’esperienza di una di questi makhalla, dove i bambini che in precedenza erano divisi a causa di diversità etniche e linguistiche hanno superato questi ostacoli tramite la partecipazione a programmi bahá’í di costruzione di comunità.

«Dopo aver partecipato per alcuni anni a questi programmi, i bambini e i giovani non vedono più divisioni tra di loro», ha affermato Rasulov. «Questi programmi li aiutano a comprendere meglio che tutti loro possiedono una comune identità spirituale».

I programmi educativi offerti dalle comunità bahá’í in tutto l’Uzbekistan rendono partecipi anche molte famiglie mediante festival di quartiere nei quali i bambini esprimono la loro crescente comprensione delle qualità spirituali con rappresentazioni teatrali e altre esibizioni artistiche.

«Questo aiuta i genitori a capire quali sono i principi che i loro figli stanno studiando», ha dichiarato Rasulov.

«Anche i genitori studiano questi principi», ha proseguito, «e cercano di aiutare i figli a mettere in pratica le qualità spirituali. Si sforzano anche di essere un modello per i loro figli, di essere più spirituali, più giusti».

Attraverso l’Ufficio per le Relazioni esterne, da molti anni i bahá’í dell’Uzbekistan partecipano al dibattito nazionale sul progresso sociale, basandosi su principi come la giustizia, l’unità del genere umano e l’armonia tra scienza e religione.

Rasulov ha spiegato che questi principi possono far luce sulle cause profonde dei problemi sociali, come la sfida della radicalizzazione. «La religione cerca di arrivare al cuore, all’anima, per ispirare buone azioni. La scienza aiuta con il pensiero razionale. …Abbiamo bisogno di entrambi i sistemi di conoscenza… per affrontare il pensiero radicale e la cieca imitazione.»

Ha aggiunto che una concezione più ampia dell’identità, basata sul principio dell’unità del genere umano, è essenziale per contrastare le forze di divisione all’interno della società.

«A volte ci sono false identità che promuovono… la competizione: “Io sono migliore, tu sei peggiore”. Questo tipo di identità può essere manipolato», ha affermato Rasulov.

«Ecco perché un’identità nazionale dovrebbe…unire tutte le persone: siamo tutti collegati, apparteniamo tutti a un’unica famiglia umana».

Guardando al futuro, Rasulov ha espresso la propria speranza per lo sviluppo futuro del Paese: «La nostra nazione ha una ricca cultura. Credo che il nostro Paese continuerà ad avanzare in tutti gli ambiti: nelle scienze, nell’istruzione e nel progresso sia intellettuale sia spirituale».

Questo podcast fa parte della serie “Apprendimenti sul campo”, che esamina l’impegno bahá’í nell’ambito del progresso sociale dalla base fino al livello internazionale.