5 novembre 2024
Santiago del Cile — Oltre 600 persone hanno partecipato alla recente celebrazione, durata due giorni, dell’ottavo anniversario del Tempio e hanno avuto l’opportunità di riflettere su questo sacro edificio, divenuto un punto di trasformazione spirituale e sociale nella società cilena.
Il contributo del tempio alla vita della società va ben oltre la sua straordinaria architettura: un capolavoro di design e di ingegneria all’avanguardia che ricorda la comparsa di una figura naturale affiorata in maniera organica dal terreno.
“Questo connubio di gentilezza e maestosità rende il Tempio un faro di speranza e un luogo di incontro per tutti”, ha detto Veronica Ore, direttrice del Tempio, in occasione delle celebrazioni dell’anniversario. “Questo punto dell’alba del ricordo di Dio – prosegue – è un rifugio per tutti senza distinzioni”.
Ha poi aggiunto: “In questi anni abbiamo avuto il privilegio di entrare in contatto con comunità, istituzioni e autorità, mediante scambio di conoscenze e creazione di legami che trascendono le barriere sociali”.
In una recente intervista al News Service, la signora Ore ha spiegato come la Casa di culto, che si staglia elegantemente sulle pendici delle Ande, sia stata sin dalla sua inaugurazione nel 2016 fonte di ispirazione, per gli oltre due milioni e mezzo di visitatori, per una riflessione sulle questioni fondamentali della vita e un approfondimento sul loro ruolo nel contribuire al progresso sociale.
“È servito da centro magnetico”, ha detto la signora Ore, “e ha accolto membri della società civile, leader di comunità religiose, esperti dei media e funzionari governativi per una disamina delle questioni fondamentali riguardanti il progresso sociale, lanciando altresì uno sguardo oltre gli interventi puramente economici dello sviluppo per un’attenta considerazione dei principi spirituali come la giustizia e la nobiltà intrinseca di ogni essere umano”.
Il dibattito è sfociato in svariate iniziative di collaborazione con agenzie governative e organizzazioni della società civile su temi cruciali per il futuro del Cile, tra i quali: l’edificazione di città prospere, la promozione di una società coesa e il rapporto dell’umanità con la natura.
Nel Tempio, gli eventi culturali hanno riunito cori e artisti in celebrazioni che rappresentano la bellezza delle diverse espressioni culturali, mentre i programmi bahá’í di educazione morale hanno aiutato i giovani ad approfondire i principi e a sviluppare le capacità di servizio verso le loro comunità. Attraverso queste iniziative, partecipanti provenienti da vari contesti, comprese le donne e le popolazioni indigene le cui voci storicamente sono state emarginate, hanno trovato nuovi canali per contribuire al progresso sociale.
“Il Tempio mi ispira nel servizio verso gli altri perché è un luogo che mi ha aiutato personalmente a sviluppare certe qualità come l’amore e la comprensione per gli altri”, ha detto Hasan Guzman, un giovane volontario nell’area del Tempio. “Tutti noi che serviamo in questo luogo siamo sempre spiritualmente connessi con lo stesso scopo”.
Un altro giovane volontario, Franco Anello, ha osservato: “Una delle cose che mi ispira di più è vedere l’impatto sui visitatori: l’impatto positivo della speranza, del legame, della spiritualità e della pace che ricevono quando vengono al Tempio”.
In un suo commento sulle celebrazioni, la signora Ore ha detto: “Gli incontri in occasione dell’anniversario hanno messo in risalto il modo in cui questa Casa di culto, che si staglia sulle pendici delle Ande – la catena montuosa che unisce il continente sudamericano – sia diventata un simbolo del potere dell’unità”.
Segue una panoramica di immagini dell’evento dell’anniversario.
L’evento ha offerto ai partecipanti l’opportunità di riflettere su come la Casa di culto sia diventata un punto di trasformazione spirituale e sociale nella società cilena.
Veronica Ore, direttrice del tempio, ha pronunciato un discorso durante le celebrazioni dell’anniversario, dicendo: “Questo connubio di gentilezza e maestosità rende il Tempio un faro di speranza e un luogo di incontro per tutti. Questo punto dell’alba del ricordo di Dio – prosegue – è un rifugio per tutti senza distinzioni”.
Nel Tempio, gli eventi culturali come quello presentato durante l’anniversario hanno riunito cori e artisti in celebrazioni che rappresentano la bellezza delle diverse espressioni culturali.
La Casa di culto è stata sin dalla sua inaugurazione nel 2016 fonte di ispirazione, per gli oltre due milioni e mezzo di visitatori, per una riflessione sulle questioni fondamentali della vita e un approfondimento sul loro ruolo nel contribuire al progresso sociale.
La Casa di culto, aperta a persone di ogni età e provenienza, è un luogo in cui la preghiera e la contemplazione ispirano il servizio verso la società.