26 maggio 2024

PORT MORESBY, Papua Nuova Guinea — Oltre 1.000 persone provenienti da ogni parte di Papua Nuova Guinea (PNG) si sono riunite sabato scorso a Port Moresby per la cerimonia inaugurale della Casa di culto bahá’í nazionale. Il programma, che è proseguito nella giornata di domenica, ha accolto altre 3.000 persone ritrovatesi per celebrare questa storica occorrenza.

Nel programma di sabato figurava l’intervento di Kessia Ruh, membro del Corpo continentale dei Consiglieri dell’Australasia, che la Casa Universale di Giustizia ha nominato quale proprio rappresentante all’evento. La signora Ruh ha letto una lettera della Casa di Giustizia rivolta ai convenuti, nella quale si afferma che: “Purezza di cuore, profonda spiritualità e fede incrollabile: questi attributi appartengono al nobile popolo della Papua Nuova Guinea, […] sono le fondamenta sulle quali è stata eretta la Casa di culto”.

La lettera ricorda inoltre: “Questo edificio fisico, incastonato tra le colline di Port Moresby che si affacciano sul Mar dei Coralli, ha un immenso significato spirituale. Accogliendo tutti tra le sue mura, esprime l’unità del genere umano e di tutte le religioni. Lega fra loro le diverse popolazioni di questa possente nazione invitandole tutte a riunirsi al servizio dell’umanità”.

Alla cerimonia hanno partecipato funzionari del governo, leader religiosi, membri della società civile, rappresentanti di istituzioni bahá’í locali e nazionali e molta gente proveniente da tutto il Paese.

Confucio Ikoirere, Segretario dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í della Papua Nuova Guinea, ha parlato dell’importanza del Tempio. “Questa Casa di culto nazionale è il coronamento di tutto il lavoro svolto nel passato e un faro di luce e speranza per il futuro”.

Tony Lakame, anch’egli membro dell’Assemblea Nazionale, riferendosi alla struttura dell’edificio centrale, ha detto che “ogni sua componente rappresenta una storia di amore, sacrificio e perseveranza”.

Il Governatore del Distretto della Capitale nazionale, Powes Parkop, ha messo in risalto il potere unificante della Casa di culto in una terra ricca di diversi gruppi etnici.

“La Casa di culto non è solamente una struttura fisica. È un faro di luce che invita tutti a riunirsi nella preghiera, nella riflessione e nell’armonia. Siamo tanti, eppure siamo una cosa sola”, ha dichiarato.

Il governatore Parkop ha aggiunto: “Senza pace non possiamo avere un Paese prospero. … La nostra nazione sarà più grande e il nostro popolo prospererà quando abbracceremo questa virtù fondamentale che è la pietra angolare di tutte le fedi.

“Dobbiamo cercare di fondere tutta questa diversità in una città pacifica, vivibile e fiorente che sia il faro di luce per una nazione composta da 1000 tribù”.

Rusa Kenioriana, una giovane arrivata dalle Isole Salomone per partecipare alla cerimonia di dedicazione, ha affermato: “Assistere all’apertura della Casa di culto bahá’í è stata una grazia.”

“Questo spazio sacro è il frutto del fedele impegno del popolo della Papua Nuova Guinea che, nelle case, nelle famiglie e in tutte le comunità, possiede un forte spirito di devozione. Il lavoro congiunto di questo popolo ha portato alla nascita della Casa di culto”.

Nella panoramica che segue della cerimonia di dedicazione di sabato sono incluse alcune immagini del raduno di domenica.

Alla cerimonia hanno partecipato funzionari governativi, leader religiosi, membri della società civile, rappresentanti di istituzioni bahá’í locali e nazionali e molta gente proveniente da tutto il Paese.

Nella cerimonia figurava un programma devozionale sul sito del tempio.

Lakame ha sottolineato come ogni parte del tempio “rappresenti una storia di amore, sacrificio e perseveranza”.

Nel suo intervento Ikoirere ha detto che il tempio è un “faro di luce e di speranza per il futuro”.

Per celebrare l’inaugurazione della Casa di culto bahá’í nazionale di Papua Nuova Guinea, si sono ritrovate persone di ogni provenienza.

Henry Lape, uno dei responsabili del team di progettazione, ha parlato del percorso collettivo che ha portato alla creazione di un design che incarna il principio bahá’í dell’unità nella diversità.

Nel suo discorso, il Governatore del Distretto della Capitale nazionale, Powes Parkop, ha messo in risalto il potere unificante della Casa di Culto.

La signora Ruh, rappresentante della Casa Universale di Giustizia all’evento, ha letto il messaggio indirizzato all’assemblea. La lettera termina con le parole: “Che tutti si rallegrino! Perché questo è il momento in cui la fede, la speranza e uno scopo condiviso convergono. Possano gli inni di lode che si innalzano all’interno di questo spazio sacro far librare i vostri spiriti e scendere benedizioni su tutti coloro che vi si riuniscono”.

Da sinistra a destra: l’arrivo al Tempio dell’onorevole Powes Parkop, governatore del Distretto della Capitale nazionale e del cardinale Sir John Ribat.

Arrivo al tempio di alcuni partecipanti alla cerimonia di dedicazione.

All’apice della cupola del Tempio è stato posto il sacro simbolo bahá’í noto come il Più Grande Nome. Il Più Grande Nome è una rappresentazione calligrafica dell’invocazione “O Gloria del Gloriosissimo”.

Immagine dell’interno della Casa di culto.

Alcuni partecipanti seduti all’interno della Casa di culto per il primo programma devozionale composto da preghiere e scritti bahá’í.

Nel programma devozionale all’interno del tempio figurava un’esecuzione corale di preghiere e scritti bahá’í.

Veduta dall’alto dei partecipanti alla cerimonia inaugurale riuniti all’esterno del tempio.

La scorsa domenica, nella seconda giornata del programma di dedicazione, circa 3.000 persone si sono riunite per celebrare la storica apertura della Casa di culto bahá’í nazionale della Papua Nuova Guinea.

L’intervento di Rodney Hancock, che arrivò nel 1954 a Papua Nuova Guinea dalla Nuova Zelanda e fu una delle due persone che portarono la Fede bahá’í in PNG.

Il programma di domenica prevedeva spettacoli artistici e culturali provenienti da comunità di tutto il Paese. In alto a sinistra: un’esibizione della comunità di Madina, dove si formò la prima Assemblea Spirituale Locale bahá’í del Paese.

Partecipanti all’incontro domenicale.

La Casa di culto illuminata di notte.

La Casa di culto bahá’í di Port Moresby, in Papua Nuova Guinea, è un faro di luce e di speranza.