18 giugno 2023
BRASÍLIA, Brasile — Venerdì scorso, in un’udienza pubblica, il Congresso nazionale di Brasilia ha affrontato il tema delle violazioni dei diritti umani subite dai bahá’í dell’Iran.
Con in mano le immagini delle donne, i presenti hanno lanciato un segnale molto potente osservando un momento di silenzio a ricordo delle 10 donne bahá’í che 40 anni fa furono impiccate, a Shiraz, dalla Repubblica islamica dell’Iran. La presidente della sessione, la deputata federale Erika Kokay della Camera bassa del Congresso, ha dichiarato: “Invito tutti a osservare un minuto di silenzio, ricordando [come]… il loro esempio di fede e coraggio… può guidare la nostra vita.”
All’udienza hanno partecipato oltre 100 persone, tra cui alcuni rappresentanti del Ministero degli Affari esteri e del Ministero dei Diritti umani, nonché parlamentari, organizzazioni della società civile e accademici.
Questa è stata la seconda sessione di una serie di udienze pubbliche organizzate dall’Ufficio bahá’í per le Relazioni pubbliche insieme a rappresentanti del governo brasiliano e incentrate sulla questione della giustizia sociale e della trasformazione della cultura all’interno di uno spaccato della società brasiliana. La sessione precedente, tenutasi al Congresso Nazionale, verteva sul ruolo della religione nella promozione di un’identità condivisa tra le diverse popolazioni del Paese, attraverso il riconoscimento della natura spirituale dell’umanità.
Questa sera la Bahá’í International Community lancerà un evento della durata di due ore sui social media, a partire dalle 17:30 GMT (Tempo Medio di Greenwich n.d.t.) per onorare il sacrificio delle 10 donne bahá’í. L’evento rientra nella campagna #OurStoryIsOne (guarda il video), che mette in risalto i continui sacrifici compiuti da donne iraniane di varie estrazioni alla ricerca di giustizia e di uguaglianza di genere.