3 agosto 2022
Secondo quanto appreso dal News Service, circa 200 agenti del governo iraniano hanno distrutto sei case e confiscato oltre 20 ettari di terreni appartenenti a bahá’í del villaggio di Roushankouh, nella provincia del Mazandaran.
Gli agenti inviati dal governo hanno usato spray al peperoncino per disperdere le persone e durante l’operazione sono stati uditi alcuni spari.
Quest’ultima mossa fa seguito a settimane di intensificazione delle persecuzioni nei confronti dei bahá’í: negli ultimi giorni oltre 100 di essi sono stati perquisiti o arrestati, mentre, a partire dal mese di giugno, altre decine erano già state prese di mira.
«Considerati i documenti della linea politica del governo iraniano sulla persecuzione dei bahá’í, la comunità internazionale deve agire immediatamente, prima che sia troppo tardi», ha dichiarato Diane Ala’i, rappresentante della Bahá’í International Community (BIC) presso le Nazioni Unite a Ginevra.
Immagini della distruzione di alcune case appartenenti a bahá’í del villaggio di Roushankouh, nella provincia del Mazandaran, da parte di agenti del governo iraniano.
Le persecuzioni nei confronti dei bahá’í in Iran sono ampiamente documentate sul sito web:
“Archivi delle persecuzioni dei bahá’í in Iran”