14 aprile 2022
INDORE, India — Negli ultimi due anni, la Cattedra bahá’í per gli studi sullo sviluppo presso l’Università Devi Ahilya di Indore ha organizzato una serie di webinar sull’impatto sociale ed economico della pandemia sulle popolazioni più vulnerabili dell’India.
In occasione dell’ultima riunione della Cattedra, vi è stata la partecipazione di accademici ed economisti che hanno congiuntamente analizzato la natura della trasformazione necessaria nei sistemi della società e nella consapevolezza collettiva, al fine di giungere ad un riequilibrio dell’umanità con il mondo naturale.
“Sul lungo periodo, le iniziative per affrontare le questioni pluridimensionali e complesse legate ai cambiamenti climatici dovranno spingersi oltre le soluzioni tecniche e le strategie di contenimento. Dovranno, semmai, accrescere la consapevolezza di una nuova serie di fondamentali valori che sono cruciali per far fronte ai cambiamenti climatici, quali i principi dell’unità del genere umano, della giustizia e della gestione delle risorse naturali della terra”, ha dichiarato durante l’incontro Arash Fazli, professore aggiunto e responsabile della Cattedra bahá’í.
Immagini di alcuni partecipanti al webinar organizzato dalla Cattedra bahá’í per gli studi sullo sviluppo dell’Università Devi Ahilva di Indore, che ha visto riuniti accademici ed economisti per un’analisi sulla natura della trasformazione necessaria nei sistemi della società e nella consapevolezza collettiva al fine di giungere ad un riequilibrio dell’umanità con il mondo naturale.
Ashwini Hingne, del World Resources Institute (Istituto delle Risorse mondiali) ha dichiarato: “Il dibattito [sull’azione per il clima] a cui abbiamo assistito sino ad oggi è stato prevalentemente “dai piani alti verso quelli inferiori” ed incentrato sulla tecnologia. Un dibattito che, nella ricerca di una giusta direzione, è in gran parte ruotato attorno alla costruzione della questione economica e ha portato a un lento e graduale processo politico, che ha posto in prima linea gli interessi del settore privato.
“È tuttavia necessario un cambiamento nel discorso sull’azione per il clima che riconosca e integri in modo più significativo l’interconnessione delle nostre vite, della natura e degli effetti delle attività economiche che vengono avviate”.
Uno degli argomenti discussi dai partecipanti è stato la costatazione che qualsiasi tentativo di ottenere questo cambiamento nel discorso sull’azione per il clima dovrebbe scontrarsi con l’assunto ben radicato ed implicito nelle strutture politiche, economiche e sociali: che gli esseri umani sono incorreggibilmente egoisti.
“Non dobbiamo permetterci il lusso di fare queste congetture sugli esseri umani. … Dobbiamo credere che la gente sia capace di ottenere un sistema di valori diverso e libero dall’egocentrismo”, ha dichiarato Sharachchandra Lele, membro anziano del Centro per l’Ambiente e lo Sviluppo presso l’Ashoka Trust.
Durante il dibattito è stato messo in risalto il fatto che un sistema di valori siffatto promuoverebbe la partecipazione universale all’azione per il clima e rileverebbe la capacità degli esseri umani e delle istituzioni di travalicare le differenze al fine di prendere decisioni collettive per il bene comune.
In un suo commento sull’evento, il dottor Fazli si è richiamato agli spunti di riflessione emersi dagli insegnamenti bahá’í che sottolineano l’imprescindibilità della consultazione e della cooperazione tra individui, comunità e istituzioni per affrontare le pressanti questioni di fronte alle quali si trova l’umanità.
“Sia che si mobilitino attraverso le agenzie dello stato o attraverso l’azione di volontariato nelle comunità, le persone in ambito locale, le comunità, il governo, il mondo accademico e il settore privato devono lavorare di concerto per individuare traguardi raggiungibili e il superamento delle sfide che hanno davanti nel contesto specifico”, ha affermato.
Potete visualizzare qui il webinar ospitato dalla Cattedra bahá’í di Indore.