31 dicembre 2021
Mentre volge al termine il 2021, il Bahá’í World News Service desidera ripercorrere un anno epocale, contraddistinto dalla ricorrenza del centenario del trapasso di ‘Abdu’l-Bahá.
Le immagini riportate di seguito mostrano solo una piccola parte delle innumerevoli iniziative che sono state intraprese dalla gente e dalle comunità di tutto il mondo, ispirate all’esempio dato da ‘Abdu’l-Bahá di amore per l’umanità e di servizio altruistico verso la società.
Perseguire gli sforzi tesi allo sviluppo sociale ed economico
Quest’anno, il News Service ha segnalato diversi esempi del progresso raggiunto dai bahá’í nell’impegno verso uno sviluppo sociale ed economico.
Un comitato di emergenza, istituito dall’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í dell’Honduras all’inizio della pandemia, è stato in grado di adeguarsi in caso di assistenza per fronteggiare nuove crisi.
Nonostante il conflitto in corso nella Repubblica Centrafricana, i bahá’í del Paese hanno contribuito al progresso sociale formando, negli ultimi tempi, un comitato d’emergenza per prestare soccorso ai connazionali.
In un articolo intitolato “La lotta per le loro strade”, l’Australian Broadcasting Corporation (ABC) ha messo in risalto la dinamica vita comunitaria che si sta concretizzando in un quartiere di Sydney attraverso incontri di preghiera, dibattiti e musica, e che ha dato origine a un’iniziativa rivolta alla realizzazione di canzoni che esprimono le più alte aspirazioni dei giovani per la loro società.
In Cambogia, il lavoro di alcuni adolescenti per migliorare la qualità dell’aria e fornire riparo dal caldo ha prodotto un ulteriore beneficio, quello di impedire l’erosione di un tratto di strada in caso di inondazioni.
In Nuova Zelanda, i giovani impegnati nelle attività bahá’í per la costruzione di comunità hanno ispirato i loro coetanei attraverso la musica con l’intento di dare una risposta ai problemi sociali acuiti dalla pandemia.
In Brasile, un gruppo di giovani partecipanti alle iniziative bahá’í di costruzione di comunità si è avvalso del sostegno messo a disposizione dallo Stato per rimuovere 12 tonnellate di rifiuti di un’area nei pressi di un fiume della zona.
Partecipare ai discorsi della società
Durante l’anno trascorso, il News Service ha trattato numerose storie sull’impegno della Bahá’í International Community e delle comunità nazionali bahá’í di tutto il mondo nel contribuire ai discorsi sociali.
In occasione della 65ª sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne, i contributi della Bahá’í International Community (BIC) sono stati incentrati sulla necessità di riconcettualizzare i modelli della leadership. Inoltre, è stata inserita una dichiarazione dal titolo Leadership per una cultura di uguaglianza in tempi di pericolo e pace.
Un film della BIC, dal titolo “Uno sguardo sullo spirito dell’uguaglianza di genere”, ha celebrato il 25° anniversario della storica ‘Dichiarazione e piattaforma d’azione di Pechino’ prodotta dal Quarto Convegno Mondiale sulle Donne del 1995. Il film riflette sui progressi compiuti nella marcia verso gli obiettivi di uguaglianza di genere elaborati nella dichiarazione.
L’Ufficio BIC di Bruxelles e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura hanno avviato una serie di seminari per esaminare la relazione tra agricoltura, sostenibilità rurale e migrazione.
Una dichiarazione della BIC alla 59esima sessione della Commissione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sociale ha sottolineato le dimensioni morali della tecnologia.
Un incontro organizzato dall’Ufficio di Bruxelles della BIC ha suscitato un dibattito tra dirigenti comunali e responsabili politici sul ruolo dello sviluppo urbano nel promuovere il cambiamento sociale in quartieri in cui esista un’estrema diversificazione.
Nell’ambito del considerevole contributo che ha apportato al discorso sul ruolo dei media nella società, la BIC ha organizzato un dibattito, intitolato “I media, la narrativa, la gente e i suoi leader”, che ha visto riuniti alcuni giornalisti per un’analisi del modo in cui i media possano costruire l’unità.
L’Ufficio di Addis Abeba della BIC ha riunito scienziati e leader religiosi per esaminare come la scienza e la religione possano orientare la gente su una risposta efficace alla crisi ambientale.
In occasione del vertice sul clima COP26, alcuni rappresentanti della Bahá’í International Community hanno partecipato al dibattito analizzando la valenza morale dell’azione per il clima.
I bahá’í di Vanuatu hanno riunito rappresentanti dell’Ufficio del Primo Ministro e del Ministero dell’Istruzione, capi villaggio e diversi attori sociali per riflettere insieme sul ruolo dell’educazione morale nella società.
Nella Repubblica Democratica del Congo, oltre 2.000 donne, uomini, giovani e bambini di Baraka e dell’area circostante si sono riuniti per analizzare alcuni spunti di riflessione sul progresso delle donne, ai quali si è giunti grazie all’opera decennale, volta al progresso sociale, dei bahá’í della regione.
Nella regione di Guéra nel Ciad, una trentina di capi tradizionali della zona si sono riuniti nel villaggio di Baro per discutere del futuro del loro popolo.
Un raduno nazionale sulla coesistenza tenuto dai bahá’í del Bahrein ha visto riuniti lo sceicco Khalid bin Khalifa Al Khalifa, in rappresentanza del re del Bahrein, e altre persone di spicco per riflettere sull’appello di ‘Abdu’l-Bahá per la pace.
Membri dell’Ufficio Relazioni esterne dei bahá’í del Canada all’inaugurazione del comitato interpartitico ed interreligioso per un inconsueto confronto sul ruolo della fede in un sistema di governo.
Alcuni leader religiosi si sono incontrati in occasione di un forum speciale avviato dai bahá’í degli Emirati Arabi Uniti per affrontare un dibattito approfondito sul ruolo della religione nella società.
In Papua Nuova Guinea, in occasione della Giornata Mondiale della Religione è stato organizzato un evento, il primo nel suo genere, che ha visto riunite le comunità religiose per preparare la via verso una maggiore armonia nella loro società.
Il centenario del primo convegno sull’amicizia razziale tenuto dalla comunità bahá’í americana è stato ricordato con un simposio di tre giorni dedicato all’unità razziale e al cambiamento sociale.
In un corso presentato dalla Cattedra bahá’í per la pace nel mondo presso l’Università del Maryland sono state analizzate le questioni sociali alla luce di principi morali, quali l’eliminazione del pregiudizio.
In Australia, l’Ufficio Relazioni esterne bahá’í ha promosso un profondo dibattito tra rappresentanti del governo, attori sociali, giornalisti, comunità religiose e altre realtà, attraverso incontri svoltisi in tutti gli stati e territori del Paese.
I bahá’í della Malesia hanno promosso un dialogo costruttivo, all’interno di uno spaccato della loro società, su come fare in modo che tutti possano contribuire a una maggiore coesione sociale.
L’Ufficio Relazioni esterne dei bahá’í del Kazakistan ha riunito alcuni giornalisti per un dibattito approfondito sulle dimensioni etiche e morali del giornalismo nel contesto più ampio di creazione di una società maggiormente coesa.
I bahá’í della Slovacchia hanno preso in esame alcune nuove concezioni sulla natura umana, sfidando le nozioni comuni sulla migrazione e favorendo una maggiore partecipazione dei migranti alla vita della società.
Un nuovo documento di ricerca, pubblicato congiuntamente dalla Cattedra bahá’í per gli Studi sullo Sviluppo presso l’Università Devi Ahilya di Indore, in India, e dall’Istituto per gli Studi sulla Prosperità Globale (ISGP), analizza il modo in cui le comunità si ispirano, nel loro impegno e contributo al bene comune, a principi quali l’unità del genere umano e l’interconnessione dell’umanità con la natura.
La Festa bahá’í del 19esimo Giorno – composta da parti dedicate alla preghiera, alla consultazione e alla socializzazione – è stata inserita nell’elenco del patrimonio culturale immateriale di Singapore, con lo scopo d’incoraggiare a livello nazionale una riflessione sulla consultazione come mezzo per raggiungere una maggiore unità tra diversi gruppi di persone.
I bahá’í dell’Azerbaigian hanno lanciato “Discourse TV”, un programma video contenente conversazioni profonde su argomenti come l’uguaglianza tra donne e uomini e il ruolo dei media nella società.
Un programma realizzato dai bahá’í del Cile e trasmesso su un media-network nazionale ha offerto diversi punti di vista sulla capacità della gente di restare fiduciosa e reagire in modo costruttivo alla crisi sanitaria.
Una serie di dibattiti tra giornalisti, avviata dai bahá’í di Giordania, ha ispirato un nuovo programma radiofonico che mette a disposizione un forum pubblico per un’analisi sulla possibilità di condurre una vita coerente ed essere una fonte di bene sociale.
Un podcast dei bahá’í d’Irlanda intitolato Comhrá – che significa in irlandese conversazione amichevole – ha messo a disposizione una finestra sulle risposte di base ai problemi che la società si trova ad affrontare.
Il convegno annuale dell’Associazione per gli Studi bahá’í, tenutosi quest’anno a Ottawa, in Canada, ha visto la partecipazione di oltre 2.500 persone per una riflessione sul loro impegno nel contribuire a un’ampia gamma di aree di pensiero e di discorso.
Istituzione di nuove Assemblee Spirituali Nazionali bahá’í
Il 2021 ha visto l’elezione di due nuove Assemblee Spirituali Nazionali.
In occasione della sua prima convenzione nazionale, tenutasi a Zagabria, la comunità bahá’í della Croazia ha eletto l’Assemblea Spirituale Nazionale bahá’í del Paese.
La storica elezione della prima Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í di Timor Est ha avuto luogo nel bel mezzo dell’immane lavoro causato dalle devastanti inondazioni avvenute nel Paese.
Persecuzioni nei confronti dei bahá’í in Iran
Alle incessanti persecuzioni nei confronti dei bahá’í dell’Iran è seguita una straordinaria ondata di sostegno in loro favore, che ha suscitato una protesta a livello mondiale da parte di rappresentanti di governo, maestri di pensiero, organizzazioni della società civile, attivisti, leader religiosi, artisti, personalità iraniane di spicco e molti altri. Un esempio degno di nota è stata la risposta di alcuni parlamentari, personaggi illustri e molte persone di tutto il mondo con l’intento di richiamare l’attenzione sulla campagna pluridecennale del governo iraniano di incitamento all’odio e propaganda contro i bahá’í del Paese.
Pubblicazioni online e cartacee
L’anno trascorso ha visto la diffusione di molte pubblicazioni in onore del centenario del trapasso di ‘Abdu’l-Bahá.
È stato pubblicato un volume di tavole, vergate da ‘Abdu’l-Bahá e appena tradotte, che trattano alcuni aspetti della vita di Bahá’u’lláh, le sofferenze che Egli sopportò e lo scopo della Sua Fede.
Il Kitáb-i-Aqdas è stato pubblicato per la prima volta in islandese e in lingua Tok Pisin.
Nella pubblicazione Bahá’í World sono apparsi nuovi saggi che onorano la vita di ‘Abdu’l-Bahá.
Bahai.org ha subito un’importante riprogettazione in occasione del 25° anno dalla sua introduzione.
Moltissime persone e comunità di tutto il mondo hanno realizzato un gran numero di pubblicazioni ispirate alla vita di servizio verso l’umanità di ‘Abdu’l-Bahá.
Case di culto bahá’í
Nell’anno trascorso il News Service ha segnalato l’avanzamento dei lavori di costruzione delle Case di culto in diversi Paesi e ha riportato storie sul potere di questi templi di infondere nelle loro comunità lo spirito di servizio e di culto.
L’apertura di un tempio locale a Matunda Soy, in Kenya, il primo del suo genere nel continente africano, è stata celebrata da migliaia di persone delle zone circostanti e del Paese intero come una tappa epocale nel viaggio spirituale del loro popolo.
Tra i partecipanti alla cerimonia di inaugurazione della Casa di culto di Vanuatu figuravano il Primo Ministro Bob Loughman, oltre a rappresentanti del governo, capi tradizionali e circa 3.000 persone.
A Papua Nuova Guinea è stato raggiunto un importante traguardo con il completamento della sovrastruttura della Casa di culto.
In India, una storica cerimonia di posa della prima pietra ha segnato l’inizio della costruzione della prima Casa di culto bahá’í locale.
Nella Repubblica Democratica del Congo, il nascente tempio ha ispirato un sempre maggior numero di persone all’azione, contribuendo al progresso materiale e spirituale della loro società.
Costruzione del Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá
L’anno appena trascorso ha visto molti progressi nella costruzione del Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá, come ad esempio il completamento delle pareti del piazzale e l’inizio dei lavori sul pergolato.
Queste istantanee dell’anno passato mostrano alcuni aspetti dell’avanzamento dei lavori di costruzione del Mausoleo.
Giornalisti provenienti da tutta Italia hanno partecipato a una conferenza stampa svoltasi a Milano sulla preparazione del marmo che rivestirà la parte inferiore del pergolato del Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá e le otto colonne dell’edificio principale.
Restauro dei Luoghi Santi Bahá’í
Sono stati effettuati nella Magione di Mazra’ih e nella Casa di ‘Abbúd alcuni lavori di restauro e conservazione.
Il progetto conservativo della Magione di Mazra’ih ha fatto registrare notevoli progressi, in particolare per quanto riguarda i lavori di conservazione eseguiti nella stanza di Bahá’u’lláh.
È stato portato a termine il progetto di restauro, durato due anni, della Casa di ‘Abbúd, con il rafforzamento della resistenza sismica e il ripristino di parti dell’edificio deterioratesi nel tempo.
Commemorazione del centenario del trapasso di ‘Abdu’l-Bahá
In tutto il mondo il centenario ha dato origine a numerosissime iniziative che hanno ispirato speranza e offerto la visione di un mondo più pacifico.
È uscito L’Esempio, un film commissionato dalla Casa Universale di Giustizia per l’occasione.
I preparativi a livello mondiale per la commemorazione del centenario del trapasso di ‘Abdu’l-Bahá hanno dato origine a una profusione di espressioni artistiche ispirate alla Sua vita e alla Sua opera.
Durante i preparativi per il centenario è stata altresì realizzata un’enorme quantità di film, podcast e di altre produzioni mediatiche che mettono in risalto la vita di ‘Abdu’l-Bahá di servizio incessante verso l’umanità.
Per commemorare il centenario nei siti storici associati a ‘Abdu’l-Bahá, sono stati organizzati diversi eventi a Haifa e ‘Akká, che hanno accolto funzionari comunali e residenti della zona.
Per commemorare l’ascensione di ‘Abdu’l-Bahá, sono giunti ad Haifa i rappresentanti delle comunità bahá’í di nazioni e territori di tutto il mondo per uno storico raduno al Centro Mondiale Bahá’í.
Nelle prime ore del mattino di sabato 27 novembre, i partecipanti al raduno del centenario si sono riuniti nel cortile della Casa del Pellegrino di Haifa, adiacente al Santuario del Báb, in un’atmosfera solenne e riverente per celebrare l’ascensione di ‘Abdu’l-Bahá.
Le comunità nazionali bahá’í di tutto il mondo hanno riunito diversi attori sociali per esaminare alcuni dei principi universali incarnati da ‘Abdu’l-Bahá.
Il giorno 27 novembre, si sono tenuti in tutto il mondo raduni in commemorazione del centenario, che hanno portato nella vita di tantissime persone lo spirito necessario a riflettere sulle implicazioni dell’appello di ‘Abdu’l-Bahá per la pace universale.