BIC NEW YORK, 19 novembre 2020 – Un comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato mercoledì scorso una risoluzione nei confronti dell’Iran per il rispetto dei diritti umani verso tutti i suoi cittadini, compresi i membri della Fede bahá’í.
La risoluzione è stata approvata daI Terzo Comitato dell’Assemblea Generale con 79 voti favorevoli, 32 contrari e 64 astensioni.
La risoluzione fa appello all’Iran per “l’eliminazione, nella legislazione e nella prassi, … di ogni forma di discriminazione sulla base del pensiero, della coscienza, della religione o del credo, comprese le restrizioni economiche, … la negazione e le restrizioni all’accesso all’istruzione, anche per membri della Fede bahá’í …” La risoluzione sollecita inoltre la cessazione di “altre violazioni dei diritti umani contro persone appartenenti a minoranze religiose riconosciute e non riconosciute “.
Da oltre 40 anni, l’intera comunità bahá’í in Iran è soggetta a continue persecuzioni appoggiate dallo stato, che la Bahá’í International Community (BIC) descrive come multidimensionali e che colpiscono ognuno dei suoi membri per più generazioni, in ogni aspetto della vita, e anche della morte.
La BIC afferma: “Sebbene le strategie specifiche impiegate dalle autorità iraniane siano cambiate nel tempo, il loro obiettivo di distruggere la comunità bahá’í come entità vitale in Iran continua a pieno regime”.
Bani Dugal, Rappresentante capo della BIC presso le Nazioni Unite, afferma: “Con diverse modalità, le autorità continuano a concentrarsi su questo obiettivo, facendo di tutto per escludere i bahá’í dalla sfera pubblica, impedir loro di esprimere le proprie convinzioni, impoverirli economicamente, minare il loro progresso intellettuale, cancellare le tracce della loro storia e cultura e altresì diffondere disinformazione su di loro e istigare pubblicamente che si formi un ambiente di odio nei loro confronti.
“Speriamo che l’Iran presti finalmente orecchio alle raccomandazioni di questa risoluzione e all’appello della comunità internazionale per la difesa dei diritti umani dei propri cittadini”.
La risoluzione verrà confermata dall’Assemblea Generale plenaria che si terrà nel mese di dicembre.