WELLINGTON, Nuova Zelanda, 29 novembre 2019
Le recenti commemorazioni del bicentenario per i leader della società sono state occasioni celebrative e momenti di riflessione sulle sfide dei nostri tempi.
In alcune comunità, essi hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per i contributi offerti alla società dalla comunità bahá’í durante questo speciale periodo. Per esempio, a Wellington, in Nuova Zelanda, il deputato Priyanca Radhakrishnan ha ospitato una celebrazione del bicentenario nella sede del Parlamento del Paese e ha detto: «Ho constatato che il lavoro che fate in Aotearoa si basa sui valori e sulle credenze della Fede. Per esempio voi inculcate nei bambini i valori dell’amore, dell’unità e della gentilezza, incoraggiate i giovani a essere agenti costruttivi di cambiamento e in tutta la Nuova Zelanda partecipate attivamente alle discussioni su alcune delle sfide che la nostra nazione deve affrontare».
Il mese scorso a Kiev, in Ucraina, durante un convegno un gruppo formato da studiosi delle religioni, rappresentanti di diverse comunità di fede, studenti e altre persone si è incontrato per affrontare il tema di come i fondamentali valori comuni della religione possano contribuire al progresso sociale.
«In questo convegno vogliamo vedere che cosa si possa fare per andare al di là del semplice riconoscimento di ciò che è comune a tutte le religioni e agire insieme per stabilire la pace», ha detto Alla Baranova, segretaria dell’Assemblea Spirituale Nazionale Baha’i dell’Ucraina e attuale capo del Consiglio ucraino delle Associazioni religiose.
Organizzato dall’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina, dall’Associazione ucraina per gli studi religiosi e dalla comunità bahá’í del Paese, il convegno ha dedicato una sessione alla vita e agli insegnamenti del Báb e ha illustrato le vicende di uno dei Suoi primi seguaci, Tahereh. Questo personaggio è una figura di spicco nella causa del progresso femminile. Nel XIX secolo in Iran, ha chiesto una profonda trasformazione nell’idea che la società aveva delle donne e ha sostenuto la necessità di modificare le abitudini e gli atteggiamenti della società.
Il coraggio e l’eroismo di Tahereh sono stati il soggetto anche di un documentario proiettato in occasione di una celebrazione del bicentenario per dignitari, rappresentanti della società civile, giornalisti e altri a Tunisi. La proiezione, tenutasi al cinema L’Agora, è stata seguita da una vivace discussione sulla parità tra donne e uomini.
A Sydney, in Australia, per onorare il bicentenario, la comunità bahá’í ha organizzato un convegno sulla coesione sociale e l’inclusione. «Il periodo del bicentenario è un’opportunità per riflettere sugli insegnamenti bahá’í relativi alla conoscenza, alla compassione e alla giustizia», ha spiegato Ida Walker, dell’Ufficio bahá’í per le pubbliche relazioni del Paese. «Questo convegno ci ha dato modo di imparare dalle esperienze altrui e di avvalerci dell’impegno di molte persone e organizzazioni per superare i pregiudizi e le ingiustizie e promuovere l’inclusione nella società».
In molti Paesi in occasione degli incontri nazionali, i partecipanti hanno discusso dello spirito di rinnovamento portato dal Bab, in quanto Araldo di Bahá’u’lláh, e dell’importanza degli insegnamenti bahá’í per affrontare le sfide delle loro società. In molte celebrazioni i partecipanti hanno visto L’alba della luce, un cortometraggio che racconta la storia di otto persone che cercano la verità e il significato. Esse spiegano come la loro scoperta degli insegnamenti bahá’í abbia portato loro speranza e indicato una via d’uscita per affrontare i mali sociali dei nostri tempi. In occasione di una commemorazione a Nur-Sultan, nel Kazakistan, il cortometraggio è stato apprezzato da un vasto pubblico e molti spettatori sono stati visibilmente toccati dal suo messaggio.
Altri governi nazionali hanno onorato il bicentenario con appositi ricevimenti. Il Parlamento australiano ha celebrato l’anniversario durante una sessione della Camera dei rappresentanti e con un evento il mese scorso nell’illustre sede del Senato nel Parlamento. Anche il Parlamento del Regno Unito ha celebrato il bicentenario a Portcullis House, con un incontro organizzato dal gruppo parlamentare multipartitico. In occasione di una celebrazione del bicentenario in Malesia, il ministro dell’unità nazionale e del benessere sociale, Waytha Moorthy Ponnusamy, ha elogiato il contributo della comunità bahá’í al Paese.
A Madrid, in Spagna, in occasione di un ricevimento per i leader nazionali, Ana Gallego, direttrice generale del Ministero della giustizia del Paese, ha spiegato che «il Báb si proponeva di elevare lo status delle donne, di promuovere l’educazione universale e l’armonia fra la scienza e la religione e di superare i pregiudizi, la corruzione e il fanatismo in un momento e in un luogo in cui queste idee erano rivoluzionarie».
Nel Kurdistan iracheno, dove Bahá’u’lláh trascorse due anni della Sua vita, la storia della Fede nella regione è stata il tema di un incontro commemorativo. Illustrando il significato del bicentenario e delle Natività gemelle, un leader locale, lo sceicco ‘Abdu’l-Rahman Al-Naqshbandi, ha parlato del periodo del soggiorno biennale di Bahá’u’lláh sulle montagne di Sulaymaniyyih oltre un secolo e mezzo fa. La figura di Bahá’u’lláh e le storie del tempo che Egli ha trascorso in quella zona sono incise nella memoria dalla popolazione locale, ha detto lo sceicco Al-Naqshbandi. «Molto è stato detto e continua ad essere detto di (Bahá’u’lláh); che aveva una missione, che conosceva Dio e che è venuto a Hawraman».
Lo sceicco Al-Naqshbandi ha proseguito, affermando che il suo racconto della vita di Bahá’u’lláh non si basava sulla storia scritta, ma sulle narrazioni della Sua vita rimaste vive nei cuori e nelle menti della popolazione della regione. «Se pronunci il nome di Bahá’u’lláh in Hawraman, tutti Lo conoscono e sanno di che cosa Egli ha parlato. … Spero che i Suoi insegnamenti continuino a diffondersi e a prosperare e che tutto questo diventi oggetto di attenzione. Questi insegnamenti sono più ricchi e più preziosi di un brillante».